ROMA, lunedì, 29 marzo 2010 (ZENIT.org).- I peccati commessi dagli uomini non potranno mai offuscare la bellezza della Chiesa e della sua missione, sottolinea il Comitato Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) in un comunicato ufficiale sulle ultime vicende che hanno coinvolto Benedetto XVI e il Vaticano.
Nel testo, datato 28 marzo 2010, Domenica delle Palme, e firmato da Salvatore Martinez, presidente nazionale del RnS, si afferma che i laici e i sacerdoti del Rinnovamento nello Spirito, “interpellati dalle ultime vicende di cronaca”, sentono “vivo il dovere di allertare la coscienza delle migliaia di persone che disorientate guardano alla nostra capacità di giudizio e alla nostra responsabilità”.
Ribadendo “profondo affetto e vicinanza spirituale” a Papa Benedetto XVI, al Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e a “tutti i Pastori della Chiesa sfidati nell’esercizio della verità che, in nome della giustizia, si vorrebbe data senza misericordia”, il RnS dichiara che “non saranno mai i peccati degli uomini di Chiesa, figli anch’essi del tempo corrente che va smarrendo drammaticamente il senso del peccato e la nozione di bene comune, a deturpare la bellezza e la missione divina della Chiesa”.
“Essa è stata e sempre sarà esperienza di salvezza da ogni male e per ogni uomo, sia esso offeso o offensore”.
“Amare la Chiesa e renderla ancora più vicina agli uomini è la missione di ogni cristiano”, ricorda il Rinnovamento nello Spirito Santo, sottolineando di non voler “mancare all’appello” ed esortando “a non tradire il Vangelo mancando di fedeltà e di perseveranza proprio nell’ora della prova”.
Nel contesto dell’Anno Sacerdotale, il RnS rende grazie “per i tanti preti che nel silenzio soffrono a causa del Vangelo e offrono la loro vita, tra incomprensioni e persecuzioni, nell’impegno quotidiano di rendere questo nostro mondo più giusto e a misura d’uomo”.
Allo stesso tempo, prega “perché quei consacrati che hanno offeso Dio e gli uomini con una condotta deplorevole rientrino in se stessi e ritrovino uno stile di vita adeguato alla vocazione e alla missione che hanno abbracciato”.
“A quanti hanno subito violenze e pensano che la loro ferita non possa essere rimarginata, va tutta la nostra comprensione”, aggiunge, sottolineando di voler dire alle vittime “di confidare nella giustizia di Dio e non solo in quella degli uomini, perché nessuna legge ha mai salvato dal dolore e nella Chiesa l’amore che si può incontrare è più grande del male subito”.
“Sussulto spirituale”
Secondo il Rinnovamento nello Spirito Santo, “la madre di tutte le crisi del nostro tempo è spirituale”.
“Il disarmo morale corrente ha bisogno di un riarmo spirituale per una nuova coscienza sociale. Se l’uomo è de-spiritualizzato, anche la società diventa de-moralizzata, l’onestà e la capacità di resistere al male appassiscono, prevalgono i paradigmi materialistici, la deriva individualistica non conosce più freni”.
In questo contesto, è necessario “un sussulto spirituale”.
“È possibile ancora ritrovare in noi stessi quell’eredità di bene e di benevolenza che nei momenti più confusi e ardui della storia non solo ha fatto sollevare lo sguardo verso Dio, ma soprattutto spalancare le braccia verso gli uomini”.
“Non lasceremo cadere le nostre braccia dinanzi al male che sembra imperare nel cuore degli uomini ancor prima che della storia”, ribadisce.
Amore per il Papa
Il RnS rivolge quindi un “pensiero riconoscente” a Papa Benedetto XVI, “uomo e pastore integerrimo”.
“Se lui soffre, tutti i cristiani soffrono; se lui denuncia con coraggio la ‘sporcizia’ che deturpa il volto luminoso della Chiesa, a noi il compito di renderla capace di un amore puro e contagioso”.
Per questo, il Rinnovamento invita a far proprio l’appello papale contenuto nell’Enciclica sociale, la Caritas in Veritate, secondo cui “lo sviluppo ha bisogno di cristiani con le braccia alzate verso Dio, cristiani mossi dalla consapevolezza che l’amore pieno di verità da cui procede l’autentico sviluppo non è da noi prodotto ma ci viene donato”.
“Lo sviluppo – conclude – implica attenzione alla vita spirituale, seria considerazione delle esperienze di fiducia in Dio, di fraternità spirituale in Cristo, di affidamento alla Provvidenza e alla Misericordia divine”.
Per ulteriori informazioni, www.rns-italia.it.