di Jesús Colina
CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 25 marzo 2010 (ZENIT.org).- Senza comunicati ufficiali, il canale vaticano su Twitter contava già varie migliaia di “seguaci” a tre giorni dalla sua pubblicazione.
In generale, le iniziative della Santa Sede sui nuovi mezzi di comunicazione digitale suscitano grande interesse tra i corrispondenti a Roma, come è avvenuto poco più di un anno fa con il canale vaticano su Youtube.
Lo sbarco su questa rete sociale di “microblogging” è invece passato più inosservato, perché è avvenuto in concomitanza con la presentazione della Lettera pastorale di Benedetto XVI ai cattolici dell’Irlanda sugli abusi sessuali, il 20 marzo, che ha ovviamente catturato l’attenzione.
“Benedetto XVI destinerà la colletta della Messa della Cena del Signore alla ricostruzione del Seminario di Haiti”, diceva l’ultimo degli 11 “tweets” pubblicati, in buona parte dedicati alla Lettera del Santo Padre agli irlandesi. L’ultimo dei 12 “tweets” pubblicati in inglese è dedicato alla riforma migratoria chiesta dai Vescovi degli Stati Uniti (“US Bishops Call for Immigration Reform“).
La grande differenza con gli altri canali di Twitter è che i canali linguistici del Vaticano non seguono nessuno, hanno solo “seguaci”, e in questo modo si evita pubblicità istituzionale da parte della Santa Sede a qualsiasi altro canale della rete sociale.
Si tratta di un nuovo strumento istantaneo di comunicazione che ha come pagina web di riferimento la “Radio Vaticana” (l’indirizzo che si propone da Twitter è il nuovo indirizzo http://rv.va), ma che pubblica anche informazioni dalla pagina web del Vaticano (www.vatican.va).
Visto che quest’ultimo sito è un pozzo senza fondo di documentazione, in cui l’internauta appena arrivato può perdersi facilmente nel cercare informazioni di attualità, in occasione della presentazione della Lettera del Papa alla Chiesa in Irlanda è stato lanciato anche un nuovo interfaccia della Santa Sede per navigare in Internet: www.resources.va.
<p>Il sito non presenta solo questo messaggio del Santo Padre, ma offre tutta la documentazione in testo e video sulle dichiarazioni di Benedetto XVI e della Santa Sede sulla pederastia. In futuro, questo interfaccia presenterà documenti e informazioni sui grandi avvenimenti della vita del Papa e della Santa Sede.
Queste iniziative hanno luogo grazie alla sinergia tra i collaboratori di Benedetto XVI nel campo della comunicazione, nella Segreteria di Stato, al Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali o nei vari mezzi di comunicazione “classici” del Vaticano.
Il coordinatore principale del lancio di Twitter e del nuovo interfaccia del Vaticano è padre Federico Lombardi, S.I., in qualità di direttore della Sala Stampa della Santa Sede, della “Radio Vaticana” e del Centro Televisivo Vaticano e di membro del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.
[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]