L'Arcivescovo di Torino invita a visitare personalmente la Sacra Sindone

Esposta nella Cattedrale di Torino dal 10 aprile al 23 maggio

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di Carmen Elena Villa

CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 25 marzo 2010 (ZENIT.org).- Sono già circa 1,3 milioni le persone che si sono prenotate per la prima ostensione della Sacra Sindone del nuovo millennio. Lo ha affermato questo giovedì mattina durante una conferenza stampa presso la Santa Sede il Cardinale Severino Poletto, Arcivescovo di Torino.

Il porporato ha segnalato che il tema dell’ostensione, che si realizzerà dal 10 aprile al 23 maggio, sarà “Passio Christi, passio hominis“.

La Sindone è stata esposta per l’ultima volta durante il Giubileo del 2000. Il Cardinale ha dichiarato che in questi 10 anni è stata migliorata la sua visibilità grazie a un intervento di conservazione svoltosi nel 2002, durante il quale sono state rimosse alcune “toppe” poste dalle suore clarisse di Chambéry in passato. Sono state anche modificate alcune condizioni di conservazione.

La visita del Papa

Papa Benedetto XVI si recherà a Torino il 2 maggio per venerare la Sacra Sindone. Giovanni Paolo II lo ha fatto nel 1998.

L’Arcivescovo di Torino ha ricordato che anche l’allora Cardinale Ratzinger venerò la Sindone nel 1998 durante un pellegrinaggio realizzato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Allo stesso modo, l’allora Cardinale Karol Wojtyła aveva venerato la reliquia alcuni mesi prima di essere eletto Pontefice.

“La visita di Benedetto XVI consolida la tradizione avviata da Giovanni Paolo II di venerare la Sindone nel corso della Visita pastorale alla Città di Torino”, ha segnalato il Cardinal Poletto.

Questa immagine, ha aggiunto, mostra “il forte collegamento esistente tra l’immagine sindonica, impressionante testimonianza della Passione del Signore, e le molteplici sofferenze degli uomini e delle donne di oggi, perché trovino nella Sindone un sicuro riferimento di fede che rinvia alla misericordia di Dio e al servizio verso i fratelli”.

La logistica

L’ostensione della Sindone del 2010 è organizzata, com’è avvenuto anche nel 1998 e nel 2000, dall’Arcidiocesi di Torino in collaborazione con il Comune della città e con la Regione Piemonte.

Circa 4.000 volontari provenienti da varie comunità cristiane di Torino si sono uniti per prestare il proprio servizio. Lavoreranno soprattutto nell’assistenza sanitaria agli handicappati e nell’accoglienza nelle chiese del centro storico in cui si svolgeranno le celebrazioni liturgiche.

Come nelle occasioni precedenti, i pellegrini, prima di accedere alla Cattedrale, potranno compiere una “prelettura” e vedere un video per poter riconoscere le caratteristiche principali dell’immagine.

Al termine di questa visita, è stato preparato anche un luogo di penitenza, che conterà sulla presenza di sacerdoti disponibili a confessare i fedeli in varie lingue. C’è anche la cappella dell’adorazione, dove ogni giorno, dopo la Messa del mattino, sarà esposto il Santissimo Sacramento.

La giornata della Sindone

Ogni mattina si celebrerà la Santa Messa alle 7.00, con la preghiera delle Lodi. Il flusso di pellegrini durerà fino alle 20.00. Alle 21.00 la Cattedrale si riaprirà per incontri di preghiera e alcune iniziative culturali di rilievo.

Tra queste, ci sono le conferenze del Cardinale Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna, e di monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura.

Parleranno anche esperti sul tema, appartenenti al Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e al Patriarcato di Mosca.

Il Cardinal Poletto ha dichiarato che il ricorso a Internet è stato “fondamentale” per il sistema di prenotazioni, ma ha avvertito che l’ostensione “rimane un’esperienza personale e fisica, un ‘venire a vedere’ che non può essere sostituito da alcuna ‘visita virtuale'”.

Ha anche ricordato che sul sito http://www.sindone.org si trovano testi e informazioni relativi agli aspetti organizzativi dell’ostensione. Tutti i testi sono disponibili in inglese, francese e italiano, e le informazioni di base possono essere consultate anche in spagnolo, tedesco e russo.

Il carattere scientifico della Sacra Sindone ha iniziato ad essere studiato nel 1898, quando un fotografo torinese constatò che il negativo delle immagini rappresenta il corpo e il volto di un uomo crocifisso come raccontavano i Vangeli. Esistono sempre più prove del fatto che il Santo Sudario sia stato usato per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro.

Nel 1989 la Sindone è stata sottoposta alla prova del Carbonio 14. Gli scienziati hanno affermato che si trattava di un tessuto fabbricato tra il 1260 e 1390. Centinaia di esperti hanno criticato quegli esami dicendo che non hanno avuto il rigore necessario e che sono state studiate solo alcune parti del lenzuolo, che era stato riparato nel Medioevo.

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ZENIT Staff

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