di Inma Álvarez
CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 25 marzo 2010 (ZENIT.org).- La Santa Sede ha annunciato questo giovedì la pubblicazione di importanti documenti pontifici di questo secolo, soprattutto quelli riferiti alla II Guerra Mondiale, digitalizzati e disponibili su Internet.
Si tratta degli Acta Sanctae Sedis (ASS) e degli Acta Apostolicae Sedis (AAS), cioè degli Atti ufficiali della Santa Sede dal 1865 al 2007, così come dei dodici tomi della collezione Actes et Documents du Saint-Siège relatifs à la Seconde Guerre Mondiale.
“Questi testi costituiscono una miniera di documentazione d’inestimabile valore che ora è messa gratuitamente a disposizione di tutti gli studiosi e delle persone interessate. Un grande contributo per la ricerca e l’informazione sulla Santa Sede, la sua storia e la sua attività”, afferma il comunicato.
La pubblicazione su Internet dei documenti ufficiali relativi alla II Guerra Mondiale, già disponibili in formato cartaceo dal 1981, è stata sollecitata dalla Fondazione “Pave the Way” (PTWF), che si dedica a lavorare per “rimuovere gli ostacoli” che impediscono il dialogo tra le religioni.
L’11 febbraio scorso, la Fondazione ha ringraziato la Segreteria di Stato e la Libreria Editrice Vaticana per “la sua fiducia in noi nel concederci questo privilegio senza precedenti”.
In un nuovo comunicato al quale ha avuto accesso ZENIT, la PTWF spiega che il lavoro di digitalizzazione è stato portato avanti grazie a uno dei migliori fotografi digitali del mondo, l’israeliano Ardon Bar-Hama.
Bar-Hama è noto per aver digitalizzato i Rotoli del Mar Morto e il Codex Vaticanus, tra gli altri lavori.
Gary Krupp, presidente della Fondazione, ha espresso l’orgoglio dell’istituzione che rappresenta “di aver aiutato a rendere possibile questa ricerca estremamente importante”.
“Finora, gran parte delle ricerche svolte in questo settore era selettiva per natura. Aprendo questi documenti per il loro studio in tutto il mondo, speriamo di portare alla luce la verità su questo periodo controverso”.
La Fondazione è impegnata da molti anni nella ricerca sulle azioni di Papa Pio XII nei confronti degli ebrei durante la II Guerra Mondiale, visto che l’immagine di questo papato era “motivo di frizione, il che ha un impatto su più di mille milioni di persone in tutto il mondo”.
La collezione Actes et Documents du Saint-Siège relatifs à la Seconde Guerre Mondiale consiste in circa 9.000 pagine che raccolgono 5.125 documenti, una piccola parte della documentazione su quest’epoca contenuta nell’Archivio Segreto Vaticano (circa 16 milioni di documenti), la cui catalogazione non è ancora terminata.
Elliot Hershberg, presidente del Consiglio d’Amministrazione della PTWF, ha affermato: “Sentivamo che era necessario aprire questi archivi, che sicuramente non sono un sostituto della piena apertura degli archivi degli anni della guerra. Ad ogni modo, insieme all’ordine di Papa Benedetto XVI di aprire gli Archivi Segreti fino al 1939, abbiamo ora un quadro storico più chiaro delle azioni segrete di Papa Pio XII e del suo atteggiamento nei confronti del popolo ebraico, della sua avversione a Hitler e del suo lavoro segreto per sconfiggere il regime nazista”.
La collezione è accessibile, senza alcun costo, sulla pagina ufficiale della Santa Sede (www.vatican.va), al link Acta Santae Sedis (http://www.vatican.va/archive/actes/index_it.htm).