ROMA, martedì, 23 marzo 2010 (ZENIT.org).- Più di 500 estremisti musulmani hanno attaccato la chiesa cattolica di Cristo Salvatore a Boldipukur, a poco più di 300 chilometri da Dacca, la capitale del Bangladesh.
L'assalto è avvenuto sabato 20 marzo e ha provocato vari feriti, cinque dei quali gravi. Sembra che la causa sia stata la disputa di un terreno appartenente alla parrocchia.
Padre Leo Desai, parroco della chiesa locale, ha spiegato ad AsiaNews che alcuni musulmani del luogo cercano da anni di impossessarsi del terreno. Di recente, però, "una sentenza del tribunale ha stabilito che esso è di proprietà dei cattolici".
Nel 1973, ha ricordato, la Chiesa locale ha concesso un "permesso orale" a due istituti scolastici per l'utilizzo della proprietà. La costruzione di un nuovo muro di cinta ha scatenato la violenza.
"Il 19 marzo una folla di musulmani si è riunita al termine della preghiera del venerdì e ha inscenato una manifestazione di protesta contro i cristiani. Il giorno seguente sono avvenute le violenze", ha spiegato padre Leo.
I cinque feriti gravi sono stati portati all'ospedale, ma poi si è preferito trasferirli in abitazioni private perché avessero più protezione.
Padre Leo ha denunciato "il silenzio" della polizia, che è rimasta a guardare gli assalitori "senza intervenire".
"Non si tratta di un conflitto fra cristiani e musulmani, ma di una disputa sui terreni", ha dichiarato, sottolineando che la questione confessionale "è solo il pretesto" per fomentare gli animi.
"Difenderemo i cristiani, se verranno attaccati di nuovo", ha affermato Mohammed Altaf Hossain, capo della polizia locale, che ha ricordato come si stia "facendo di tutto" per arrestare 17 musulmani al cui carico è stata aperta un'inchiesta e che sono fuggiti da Boldipukur.
La comunità locale ha circa 3.600 fedeli cattolici, per la maggior parte appartenenti a gruppi tribali.