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Signor Cardinale,
Cari Fratelli nell’Episcopato e cari fratelli nel Sacerdozio,
Signor Sindaco e Consiglieri comunali,
Signore e Signori!
Sono molto contento di ricevere la cittadinanza onoraria del Comune di Romano Canavese, a cui sono legato da vincoli di affetto. Anzitutto perché è il luogo che ha dato i natali al mio carissimo Segretario di Stato, il Cardinale Tarcisio Bertone, che conosco e stimo da tanti anni, specialmente da quando ero Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. A lui desidero rinnovare la mia viva riconoscenza per il prezioso servizio alla Santa Sede. Poi, perché io stesso, il 19 luglio dello scorso anno, ho avuto la gioia di visitare il vostro paese e di incontrare la gente laboriosa del Canavese. Rivolgo a ciascuno di voi il mio cordiale saluto, in particolare al Vescovo di Ivrea, Mons. Arrigo Miglio e al Sindaco, Sig. Oscar Ferrero: grazie per le parole, grazie per i pensieri e per le preghiere.
Il conferimento della cittadinanza onoraria attesta la stima, la vicinanza e l’affetto che nutrite nei miei confronti; con tale gesto, in un certo senso, avete voluto accogliermi nella grande famiglia di Romano Canavese, anche se la mia presenza non potrà essere fisica, ma certamente cordiale e paterna. Mi sentirò in qualche modo parte della vostra gloriosa storia, che affonda le radici nel secondo secolo avanti la nascita di Cristo e ha avuto momenti di particolare rilievo, specie nell’Alto Medioevo e nel diciannovesimo secolo. Ma ciò che caratterizza Romano Canavese è soprattutto una lunga storia di fede, che inizia dal sangue dei martiri, tra i quali san Solutore, e giunge fino ai nostri giorni. In questa occasione vi rinnovo l’invito a custodire e coltivare i genuini valori della vostra tradizione e della vostra cultura, che si radicano nel Vangelo. In particolare a testimoniare con impegno sempre nuovo la fede nel Signore crocifisso e risorto, l’attaccamento alla famiglia, lo spirito di solidarietà. Abbiate sempre fiducia nell’aiuto di Dio, che non abbandona mai i suoi figli ed è vicino con la sua amorosa premura a quanti si adoperano per il bene, la pace e la giustizia.
Cari amici, nel rinnovarvi i miei sentimenti di gratitudine, invoco su ciascuno di voi, sulle vostre famiglie e su tutti i cittadini l’intercessione della Beata Vergine Maria e dei Santi Patroni, perché continuino a proteggere e a guidare la vostra Comunità. Con affetto, imparto a ciascuno di voi e ai vostri concittadini, miei concittadini adesso, una speciale Benedizione Apostolica.
[© Copyright 2010 – Libreria Editrice Vaticana]