All’ordine del giorno dei lavori l’approfondimento della riflessione sulla situazione della Chiesa in Africa dopo la II Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi «La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace» (svoltasi dal 4 al 25 ottobre scorsi) e le prospettive di indirizzo futuro alla luce dello specifico contributo dei laici.
“Per trasformare le strutture di ingiustizia e ottenere riconciliazione, giustizia e pace effettive nella nostra regione – ha affermato mons. Simon Ntamwana, arcivescovo di Gitega e presidente dell’ dell’Associazione delle conferenze episcopali dell’Africa centrale (Aceac) – occorre insegnare ai nostri responsabili della politica e dell’economia la Dottrina sociale della Chiesa, la Bibbia e il catechismo per permettere loro di vivere la propria fede in ciò che fanno”.
Mons. Ntamwana ha ricordato le priorità per il 2010 fissate dai vescovi dell’Aceac nella fase post-sinodale: “la divulgazione della Dottrina sociale della Chiesa e la formazione dei formatori secondo i suoi orientamenti; l’accompagnamento delle popolazioni della regione dei Grandi Laghi verso le elezioni politiche; la presa di posizione contro lo sfruttamento delle risorse naturali denunciato dai rapporti d’inchiesta delle Nazioni Unite e la preparazione di una conferenza regionale sulla pace”.
“Per educare alla pace e coltivare la pace – ha aggiunto Ntamwana nella prospettiva di un peculiare impegno laicale – occorre rafforzare la capacità delle nostre popolazioni di lottare contro i disvalori, in particolare la corruzione e il tribalismo, e stimolare un maggior impegno dei fedeli cristiani nella vita politica”.
“Al fine di rafforzare la riconciliazione, la giustizia e la pace all’interno delle nostre stesse strutture – ha concluso il presidente dell’Aceac – occorre intensificare l’impegno nella catechesi e organizzare incontri per i giovani che diventino luoghi di catechesi a livello diocesano, provinciale, nazionale e dell’Aceac”.
All’incontro del Fiac partecipano le delegazioni dei Movimenti di Azione cattolica di Rwanda, Burundi, Repubblica democratica del Congo, Sudan, Kenya, Uganda e Tanzania e quelle dei paesi osservatori Congo Brazzaville e Repubblica centrafricana. Sono presenti, inoltre, rappresentanti delle associazioni di Azione cattolica di Spagna, Romania e Italia.
Oltre a quello di mons. Ntamwana, sono previsti gli interventi dell’arcivescovo di Kigali, mons. Thaddée Ntihinyurwa; di mons. Evariste Ngoyagoye, arcivescovo di Bujumbura, presidente della Conferenza dei vescovi del Burundi e della Commissione episcopale per l’apostolato dei laici e di mons. Servilien Nzakamwita, vescovo di Byumba e presidente della Commissione episcopale africana per l’apostolato dei laici (Ceal).
L’incontro di Kigali, che si concluderà domenica 14 marzo, è il primo di una serie di appuntamenti continentali organizzati dal Fiac che si svolgeranno quest’anno – Europa/Mediterraneo a Cracovia (Polonia) dal 6 al 9 maggio; America a Città del Messico dall’8 all’11 luglio; Africa occidentale a Dakar (Senegal) dal 17 al 21 novembre – in preparazione della VI Assemblea ordinaria del Fiac prevista per il 2012.