WASHINGTON, mercoledì, 10 marzo 2010 (ZENIT.org).- Dopo il devastante terremoto del 12 gennaio ad Haiti, i Vescovi degli Stati Uniti hanno rivolto un appello a favore di un trattamento commerciale preferenziale per il Paese caraibico, con una ricostruzione a lungo termine.
Il Vescovo Howard Hubbard di Albany (New York), presidente della Commissione episcopale Giustizia e Pace Internazionale, ha presentato questa richiesta in una lettera resa pubblica giovedì scorso.
Il testo, datato 19 febbraio, è stato inviato ai membri della Commissione per le Finanze del Senato e alla Commissione per le Relazioni Esterne per esprimere il sostegno alla “Legge della Speranza Rinnovata ad Haiti”.
La Legge, proposta agli inizi di febbraio dai senatori Ron Wyden e Bill Nelson, prevede misure specifiche per aiutare Haiti a ricostruire la sua industria tessile, che prima del terremoto rappresentava il 75% delle esportazioni del Paese.
Dopo il disastro, con il crollo di almeno una fabbrica e la morte di 500 lavoratori al suo interno, la capacità industriale si è dimezzata.
Il settore tessile è stato una fonte di crescita economica per il Paese, in parte per le leggi che permettono ad Haiti di esportare beni negli Stati Uniti con condizioni più favorevoli rispetto ad altri Paesi.
La Legge propone di rinnovare questi provvedimenti, alcuni dei quali scadono a settembre, per dare ad Haiti un vantaggio su altre controparti commerciali. Chi è favorevole afferma che approvare ora la Legge rinnoverà la fiducia dei commercianti nei produttori haitiani, favorendo la crescita dell’economia del Paese a lungo termine.
Il Vescovo Hubbard ha chiesto ai senatori di copatrocinare la Legge “perché progredisca rapidamente nell’iter legislativo”.
“Se si ha una visione integrale di quello che costerà aiutare Haiti a recuperare – riconosce –, si capisce che gli haitiani non possono aspettare che si sviluppi un piano strategico globale”.
“Se si approvasse questa legislazione, si potrebbero creare rapidamente migliaia di posti di lavoro ad Haiti – osserva –. La Legge rappresenta un importante inizio e un’opportunità di migliorare la vita del popolo haitiano”.
“Una parte estremamente importante di qualsiasi strategia integrale è l’ampliamento del trattamento commerciale preferenziale che ha beneficiato Haiti attraverso l’Opportunità Emisferica Haitiana, attraverso le Leggi di Promozione della Partnership (HOPE I e HOPE II), che la nostra Conferenza ha sostenuto con vigore”, ha detto.
Il Vescovo ha riconosciuto che la “Legge di Rinnovata Speranza per Haiti” raggiungerà anche questo scopo.
“Se con questa legislazione le fabbriche haitiane sono ancora limitate in ciò che possono produrre ed esportare – in base al programma preferenziale degli Stati Uniti – a prodotti di base che hanno poco valore aggiunto – ha sottolineato il Vescovo Hubbard –, ampliare il trattamento commerciale preferenziale esistente aiuterà l’economia haitiana a creare rapidamente posti di lavoro urgentemente necessari, e può ridurre la povertà a lungo termine, così come esortare gli esportatori a ricostruire più rapidamente”.
In seguito, ha segnalato, “sarà importante adottare un trattamento preferenziale più ampio per i prodotti haitiani”.
Il Vescovo ha quindi esortato i legislatori a rispondere alla “necessità di una strategia coerente a lungo termine per il recupero, lo sviluppo e la riduzione della povertà ad Haiti”.
Ha inoltre assicurato gli sforzi della Conferenza Episcopale e della sua organizzazione umanitaria, Catholic Relief Services, per fare “tutto il possibile per agire in solidarietà con il popolo e la Chiesa ad Haiti mentre ricostruiscono il loro Paese”.