CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 30 giugno 2009 (ZENIT.org).- Porterà la firma del 29 giugno, giorno in cui la Chiesa cattolica ricorda i santi Pietro e Paolo, la nuova enciclica sociale di Benedetto XVI, dal titolo “Caritas in veritate”, che sarà presentata pubblicamente nei prossimi giorni.
Lo ha annunciato lo stesso Pontefice nell’introdurre questo martedì la preghiera dell’Angelus recitata con i fedeli in piazza San Pietro al termine della Messa presieduta nella Basilica vaticana in onore dei patroni di Roma, durante la quale ha imposto il Pallio a 34 Arcivescovi metropoliti.
“Riprendendo le tematiche sociali contenute nella Populorum progressio, scritta dal Servo di Dio Paolo VI nel 1967, questo documento intende – ha detto il Papa – approfondire alcuni aspetti dello sviluppo integrale nella nostra epoca, alla luce della carità nella verità”.
“Affido alla vostra preghiera – ha raccomandato ai fedeli – questo ulteriore contributo che la Chiesa offre all’umanità nel suo impegno per un progresso sostenibile, nel pieno rispetto della dignità umana e delle reali esigenze di tutti”.
Della necessità di “agire secondo verità nella carità” per dare testimonianza di una “fede adulta” – come raccomandato da san Paolo nella Lettera agli Efesini – Benedetto XVI aveva già parlato domenica sera, 28 giugno, nel corso della celebrazione dei primi vespri a conclusione dell’Anno dedicato all’apostolo delle genti nella Basilica di San Paolo fuori le Mura.
“Guardando a Cristo”, aveva detto il Santo Padre, possiamo scoprire che “verità e carità sono inseparabili”.
“In Dio, ambedue sono inscindibilmente una cosa sola: è proprio questa l’essenza di Dio. Per questo, per i cristiani verità e carità vanno insieme”, aveva spiegato.
“La carità è la prova della verità. Sempre di nuovo dovremo essere misurati secondo questo criterio, che la verità diventi carità e la carità ci renda veritieri”, aveva poi sottolineato.