Vietnam: i fedeli di ogni credo solidali tra difficoltà e speranze

“Non c’è tensione fra le religioni”, afferma il presidente dei Vescovi

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CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 23 giugno 2009 (ZENIT.org).- Nonostante la difficile situazione religiosa del Vietnam, “non c’è tensione fra le religioni” e tra i fedeli c’è una sorta di “compassione” che li porta a condividere difficoltà e speranze per il futuro.

Lo ha rivelato il presidente della Conferenza Episcopale Vietnamita, monsignor Pierre Nguyên Van Nhon, in occasione della visita “ad limina Apostolorum” al Papa e alla Curia romana da parte dei Vescovi del Paese asiatico.

Il presule ha ricordato in un’intervista a “L’Osservatore Romano” che “il Vangelo di Cristo è stato seminato nella terra del Vietnam dal 1533”, ma la gerarchia vietnamita è stata creata solo nel 1960, quando il Paese era politicamente diviso. La Conferenza Episcopale è nata nel 1980, cinque anni dopo la riunificazione.

Dal 1989, anno della visita di una delegazione della Santa Sede guidata dal Cardinale Roger Etchegaray, la Santa Sede ha potuto mandare quasi ogni anno una delegazione nel Paese per dialogare con il Governo e visitare le Diocesi, incontri che “portano sempre luci e motivi di speranza, che confortano la fede del popolo cristiano”.

La Santa Sede e il Vietnam non hanno rapporti diplomatici, ma da qualche anno seguono un cammino di riavvicinamento che ha permesso di superare almeno in parte alcuni dei problemi dei cattolici vietnamiti.

“Desideriamo ardentemente la presenza permanente della Santa Sede, in rappresentanza del Pontefice, in Vietnam – ha confessato il presidente dei Vescovi –. Sarebbe per noi un segno visibile del Papa e della Chiesa universale in seno al nostro Paese. D’altro canto, questa presenza permanente della Santa Sede faciliterebbe gli incontri e il dialogo con le autorità civili in vista della testimonianza della carità, della buona Novella di Cristo nel nostro Paese”.

Le attività della Chiesa cattolica

Anche se si sente “ogni giorno di più che c’è maggiore apertura per le attività religiose”, “tutto dipende ancora dalla situazione concreta di ogni regione”, ha affermato il presidente della Conferenza Episcopale Vietnamita.

“Abbiamo un numero considerevole di religiosi e di religiose, che, in generale, sono competenti e hanno un’adeguata formazione per le attività educative, pastorali e caritative”, ha ricordato, osservando che “il loro contributo e il loro servizio sono preziosi per la Chiesa, ma sono ancora insufficientemente riconosciuti dallo Stato”.

In quasi tutte le Diocesi vi sono state sessioni di lavoro dedicate ai temi della giustizia e della pace, e monsignor François Xavier Nguyên Van Thuán, allora Vescovo di Nha Trang e presidente della commissione episcopale Iustitia et Pax e poi Cardinale e presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha organizzato diverse sessioni per il clero, i religiosi e i fedeli laici.

“Attualmente cerchiamo di mettere in pratica la dottrina sociale della Chiesa, nei limiti del possibile, cominciando con il sostenere i più poveri e i più bisognosi: le persone colpite dal morbo di Hansen e dall’Hiv, le minoranze etniche, gli abitanti delle bidonville e via dicendo”, ha aggiunto monsignor Van Nhon.

Rapporti interreligiosi

Il Vescovo ha ricordato che la Chiesa cattolica vietnamita “intrattiene buoni rapporti con le altre religioni e confessioni religiose, in particolare con il buddismo”.

“Non c’è tensione fra le religioni e fra coloro che professano religioni diverse. Esiste una certa forma di ‘compassione’ fra tutti i vietnamiti che professano una religione – sia essa buddista, cattolica, protestante o qualsiasi altra religione locale – poiché condividono quasi le stesse difficoltà e le stesse speranze”.

“Esiste rispetto reciproco nell’ambito dei principi di fede e delle pratiche religiose, ma mancano ancora relazioni a livello di ricerca spirituale e intellettuale”, ha riconosciuto.

Il Vietnam ha una popolazione di oltre 85 milioni di abitanti, che dal punto di vista religioso e spirituale si dividono in quattro grandi filosofie e religioni: il buddismo, il confucianesimo,il taoismo e il cristianesimo.

Nel corso dei secoli, confucianesimo, taoismo e buddismo si sono fusi con le credenze popolari cinesi e l’antico animismo vietnamita, dando vita a quella che viene definita “Tam Giao” (triplice religione).

Quanto ai cristiani, oltre ai cattolici che costituiscono il 7% della popolazione vi è anche una piccolissima comunità protestante, nata in parte dalla colonizzazione francese e in parte dalla presenza americana durante gli anni gli anni della Guerra del Vietnam.

La Chiesa cattolica nel Paese ha tre Arcidiocesi e 23 Diocesi.

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ZENIT Staff

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