Cosa si aspettano fedeli, religiosi e presbiteri dall'Anno Sacerdotale?

In migliaia hanno iniziato a pregare per i propri pastori

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di Carmen Elena Villa

CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 22 giugno 2009 (ZENIT.org).- Rinnovamento per i sacerdoti, unione per tutta la Chiesa che sta pregando in particolare per i suoi pastori… Sono questi alcuni dei frutti che i cattolici si aspettano dall’Anno Sacerdotale, inaugurato da Benedetto XVI il 19 giugno.

Dopo i Vespri nella Basilica di San Pietro, ZENIT ha parlato con alcuni fedeli – religiosi, diaconi e sacerdoti – delle loro aspettative e dei loro propositi per quest’anno.

Futuri presbiteri

Fr. Carlos Ranninger, legionario di Cristo proveniente dalla Spagna, sarà ordinato sacerdote nel mese di dicembre insieme a una cinquantina di compagni. Considera un dono della Provvidenza ricevere questo sacramento proprio nell’Anno Sacerdotale.

“Quest’anno rafforzerà la nostra vocazione – ha detto a ZENIT –. Il Papa ci presenta nel Santo Curato d’Ars un modello che ha davvero dato tutta la vita per la sua parrocchia, che ha amato Gesù Cristo in un modo estremamente intimo. E’ questo che cerchiamo noi giovani che verremo ordinati in questa generazione”.

“Sappiamo che molta gente pregherà per noi, che molti rifletteranno su cosa sia il sacerdozio e sul ruolo che possiamo svolgere oggi, e questo rappresenta una responsabilità e un dono per ricevere il sacramento dell’ordine, perché sappiamo che Dio vuole donare molte grazie ai sacerdoti e a quanti desiderano sostenere il sacerdozio”, ha aggiunto.

Religiose che pregano per i sacerdoti

L’Anno Sacerdotale sarà anche particolarmente importante per molte comunità religiose, come le suore della Santa Croce, congregazione il cui carisma è la preghiera per la santificazione dei sacerdoti.

Una delle sue suore ha affermato che con questa celebrazione sperano di “fare di più per i sacerdoti, pregare per loro che hanno tanto bisogno della grazia di Dio. Ed essere in comunione con l’invito del Santo Padre”.

Per suor María Leticia, della Comunità del Verbo Incarnato, quest’Anno sarà “un rinnovamento della vita sacerdotale a beneficio di tutta la Chiesa. Abbiamo iniziato l’Anno Sacerdotale come dobbiamo fare sempre, pregando per i sacerdoti che hanno bisogno del sostegno di tutta la comunità ecclesiale”.

Riscoprire la chiamata

Da parte sua padre Paul Marie, della comunità dell’Opera di Gesù Sommo Sacerdote, crede che questo periodo sarà molto positivo per lui e per tutti i suoi confratelli: “Credo che tutti ci aspettiamo moltissimo, specialmente in questo momento difficile in cui i mass media attaccano la nostra immagine sacerdotale e ci sono sacerdoti scoraggiati che spesso si sentono abbandonati”.

“Ma quando ci troviamo davanti al Santissimo, nella festa del Sacro Cuore, ritroviamo noi stessi, si irrobustisce e si fortifica la convinzione che il sacerdote ha la vocazione più bella che sia possibile”.

La preghiera dei laici

L’Anno Sacerdotale sarà un periodo che darà immensi frutti anche per i laici che cercano di ricevere nella loro vita cristiana e nella loro quotidianità il sostegno spirituale dei sacerdoti.

Lo ha detto l’argentino Juan Caballero, sposato e padre di quattro figli: “Ho ricevuto il sacramento del matrimonio grazie a un sacerdote. I miei figli sono stati battezzati da un sacerdote. Tutto ciò che di più bello ha sperimentato la mia famiglia, che è l’unione con l’Eterno attraverso i sacramenti, lo devo ai sacerdoti”.

“Attraverso questi ‘altri Cristo’ ricevo l’Eucaristia e la Riconciliazione, che mi incoraggiano ad andare avanti nel mio compito di padre e capofamiglia e come professionista – ha concluso –. Mi sono chiesto allora: ‘Come potrei non assistere all’inaugurazione dell’Anno Sacerdotale? Come non intensificare in quest’Anno le mie preghiere per quei ‘buoni pastori’ che danno la vita per le proprie pecore?’”.

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ZENIT Staff

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