Il Card. Zen chiede alla Cina di cambiare atteggiamento su Tienanmen

A vent’anni dalla repressione che provocò mille morti

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di Nieves San Martín

HONG KONG, lunedì, 8 giugno 2009 (ZENIT.org).- Il Cardinale Joseph Zen Ze-Kiun, Vescovo emerito di Hong Kong, ha esortato la Cina a cambiare atteggiamento sulle misure di forza impiegate vent’anni fa contro manifestanti pacifici in piazza Tienanmen a Pechino.

“Spero che prendano in seria considerazione la possibilità di riconsiderare il verdetto”, ha riferito radio RTHK su un discorso del porporato pronunciato nel Club dei Corrispondenti Esteri di Hong Kong.

Il Cardinale Zen ha insistito sulla necessità che si faccia “giustizia” non solo per la “consolazione delle famiglie” delle vittime, ma anche perché le generazioni future “discernano tra il bene e il male” e una repressione simile “non torni a ripetersi”.

In base ad alcuni dati, circa mille persone morirono nella repressione del 4 giugno 1989 contro manifestanti che chiedevano più democrazia e un Governo trasparente.

RHTK ha informato il 3 giugno che la polizia e le forze di sicurezza di Pechino hanno imposto controlli ai turisti giunti a piazza Tienanmen per l’anniversario. La radio ha riferito che secondo i gruppi di attivisti per i diritti umani circa trenta persone sono ancora in carcere per le loro attività del 1989, mentre centinaia di leader della protesta restano in esilio.

Dall’altro lato, un gruppo che ha assistito a un incontro di preghiera a Hong Kong il 31 maggio ha esposto uno striscione chiedendo preghiere per le vittime della repressione del 1989.

Migliaia di cristiani protestanti, inclusi alcuni funzionari del Governo, hanno assistito alla riunione della Giornata di Preghiera.

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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