Isole Salomone: dopo lo tsunami, verrà ricostruita una chiesa

Grazie ai fondi di Aiuto alla Chiesa che Soffre

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KÖNIGSTEIN, mercoledì, 29 aprile 2009 (ZENIT.org).- La chiesa cattolica dell’isola di Gaomai (Isole Salomone), quasi inagibile per le conseguenze di uno tsunami di due anni fa, verrà ricostruita.

Grazie al sostegno dell’associazione caritativa cattolica Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), la popolazione di Gaomai avrà una nuova chiesa dopo che la vecchia è rimasta seriamente danneggiata nel luglio 2007.

L’edificio aveva subito danni quando le Isole Salomone erano state flagellate da uno tsunami e da due terremoti, che hanno provocato più di 50 morti e lasciato 9.000 persone senza casa. Situata ad appena cinque metri dalla spiaggia, la chiesa viene ora inondata con l’alta marea.

Il nuovo tempio verrà eretto in una zona più interna. In un incontro della Conferenza Episcopale locale in Papua Nuova Guinea, vicino alle Isole Salomone, il Vescovo Luciano Capelli di Gizo ha espresso la sua gratitudine ad ACS e ai suoi benefattori per l’aiuto per ricostruire l’edificio.

Grazie ai suoi sostenitori, ACS ha infatti donato più di 50.0000 euro per la ricostruzione, in un Paese in cui il reddito medio annuale è di meno di 330 euro e quindi non avrebbe permesso ai locali di avere una nuova chiesa.

Il Vescovo Capelli ha descritto come i tragici eventi di due anni fa abbiano colpito gli abitanti delle isole. “La gente della Diocesi di Gizo si sta riprendendo lentamente dal trauma che ha cambiato radicalmente la loro vita”.

“Ha lottato per sopravvivere per due anni – ha aggiunto –. Ora si concentra sulla ricostruzione di case e scuole. Le chiese sono gravemente danneggiate ma sono utilizzabili”.

Anche se alcune parti della chiesa sono crollate a causa dello tsunami, la gente vi si riunisce ancora per pregare. “Durante l’alta marea viene inondata facilmente”, ha affermato, motivo per il quale è stata presa la “dolorosa decisione” di trasferirla più lontana dalla spiaggia.

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ZENIT Staff

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