Il Cardinal Bertone ad Alessandria per la festa della Madonna della Salve

ALESSANDRIA, domenica, 26 aprile 2009 (ZENIT.org).- “Nell’immagine della Madonna della Salve, noi contempliamo Maria Santissima sorretta da Giovanni, e il dramma si svolge non davanti alla croce da cui pende il Figlio morto, ma davanti ad una croce nuda, quasi a significare che anche Maria, con la propria sofferenza, partecipa al sacrificio, quasi sale anche lei in croce con suo Figlio”.

Sono le parole pronunciate questa domenica nel Duomo di Alessandria dal Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone in occasione della festa della Madonna della Salve.

“La sofferenza di Maria di fronte al Figlio che muore – ha spiegato il porporato, secondo quanto riferisce la “Radio Vaticana” – si trasforma da lutto per la perdita dell’amato Gesù in doglie per la nascita di una schiera innumerevole di figli, che, come Giovanni, la prenderanno nella loro casa, cioè beneficeranno della sua materna protezione”.

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“Per questo, pur nell’oscurità dell’ora tragica sul Calvario, la scena già brilla della luce della vittoria e della risurrezione visibile nella compostezza del volto della Madonna con gli occhi aperti e la corona che adorna il suo capo”.

Il Cardinal Bertone ha infine ricordato quanto la storia della città sia intessuta di testimonianze di scambio d’affetto tra la Madonna della Salve e i suoi figli alessandrini. “E questa tradizionale familiarità tra Maria ed Alessandria continua anche ai nostri giorni e coinvolge ancora non solo la cerchia dei credenti praticanti, ma raggiunge anche coloro che vivono oltre la soglia delle nostre Chiese, i quali sentono il richiamo della loro Madre e si uniscono alla celebrazione della sua festività”

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ZENIT Staff

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