FATIMA, venerdì, 24 aprile 2009 (ZENIT.org).- Al termine della sua Assemblea Plenaria, la Conferenza Episcopale Portoghese ha emesso questo giovedì un comunicato in cui esorta i cattolici a partecipare ampiamente alle prossime elezioni locali, nazionali ed europee, che si svolgeranno nei prossimi mesi.
Nel testo, i presuli sottolineano che la Chiesa, “sulla linea del pensiero di Paolo VI, considera l’azione politica una ‘nobile arte’” e che i cristiani “devono sentirsi in dovere sia di votare che di chiarire il senso del loro voto”.
Per questo, chiedono ai candidati cattolici di “dare esempio e testimonianza e di dignificare l’attività politica, per la costruzione di una società più giusta e fraterna”.
“Votare alle elezioni rappresenta un dovere di coscienza dal quale i cristiani non possono esimersi moralmente”, constatano. Al contrario, “devono dare l’esempio, soprattutto davanti ai più giovani”.
“E’ fondamentale che gli elettori abbiano coscienza di ciò che è in gioco quando si vota. I responsabili politici hanno il dovere di formulare programmi realisti, che motivino gli elettori a scegliere tra le politiche proposte e i candidati”.
Concretamente, i Vescovi si riferiscono alle prossime elezioni europee, rimarcando l’importanza di trasformare il Parlamento Europeo “nello spazio della proclamazione e della difesa dei valori morali ed etici dell’Europa, che difenderanno la sua identità storica e culturale”.
I presuli propongono infine una serie di criteri per aiutare a discernere sul voto, tra cui, oltre alla difesa della vita e della famiglia, la difesa dei diritti umani, l’attenzione ai problemi sociali, la lotta alla corruzione e il rispetto del principio di sussidiarietà.
“Un elettore cristiano non può mai abdicare dalla sua coscienza all’atto di votare”, aggiungono. “I valori morali radicati nella fede non possono separarsi dalla vita familiare, sociale e politica, ma devono incarnarsi in tutte le dimensioni della vita umana”.