di Nieves San Martín
SANTA CRUZ DE LA SIERRA, lunedì, 20 aprile 2009 (ZENIT.org).- Condanna unanime è stata espressa in Bolivia in seguito all’attentato contro l’abitazione del Cardinale Julio Terrazas, Arcivescovo di Santa Cruz de la Sierra e presidente della Conferenza Episcopale Boliviana, avvenuto all’alba del 15 aprile.
L’attacco contro la residenza del porporato è stato perpetrato verso le 0.30 ora locale, quando il Cardinale non era in casa, e ha provocato danni alla porta d’ingresso.
L’Arcidiocesi di Santa Cruz deplora l’episodio in un comunicato: “Condanniamo energicamente questo fatto violento che, come ogni violenza, attenta contro la dignità e il diritto delle persone, in questo caso ancor di più trattandosi di Sua Eminenza il Cardinale, che rappresenta tutta la Chiesa cattolica in Bolivia”.
“Chiediamo alle autorità competenti di investigare, identificare i responsabili, chiarire i moventi e applicare la giustizia”.
Il comunicato dell’Arcidiocesi è solidale con il suo “padre e pastore” e ribadisce la sua “profonda comunione con il suo impegno profetico e coraggioso per la giustizia, la libertà, la verità, la difesa della vita e la pace, che nasce dalla sua fedeltà al mandato del Vangelo”.
In nome di Dio, il testo chiede “agli autori di questo crimine e a quanti condividono la strategia della violenza di desistere da questi metodi irrazionali ed estremisti che generano agitazione, destabilizzano e dividono il Paese”.
Dal canto suo, la Conferenza Episcopale Boliviana ha emesso una nota in cui osserva che l’attentato “riflette un atteggiamento di intolleranza e il ricorso alla violenza che attentano contro i principi della convivenza democratica”.
“La violenza come azione non è mai il mezzo accettabile, non apporta soluzioni alle relazioni umane ed è rifiutata da Dio”, aggiunge.
L’episodio, sottolineano i Vescovi, non farà desistere la Chiesa cattolica dal continuare a “compiere la sua opera evangelizzatrice e profetica, rifiutando ogni forma di violenza e apportando i principi e i valori umani e cristiani che rafforzano lo Stato di diritto e la convivenza pacifica tra i boliviani”.
Anche il Nunzio Apostolico in Bolivia, l’Arcivescovo Giambattista Diquattro, ha espresso la propria preoccupazione per l’attentato e ha manifestato il suo dolore per il clima di violenza e la paura scatenata non solo a Santa Cruz, ma in tutto il Paese.
[Traduzione dallo spagnolo e adattamento di Roberta Sciamplicotti]