KÖNIGSTEIN, venerdì, 10 aprile 2009 (ZENIT.org).- I 45 seminaristi minori tornati dopo l’esilio per ricominciare le lezioni al St Josephine’s Minor Seminary, nel sud del Sudan, sono stati informati dal coordinatore pastorale Marcellus Nkafu che le riserve alimentari e altri beni di prima necessità sono estremamente ridotti.
Per far fronte a questa emergenza, l’associazione caritativa cattolica Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) ha donato 30.000 euro per il seminario, situato a Mapuordit, nella Diocesi di Rumbek, per comprare riso, lenticchie, farina, fagioli e olio.
Nel lungo periodo, i responsabili del seminario sperano di produrre più cibo in loco. “Speriamo di riuscire a provvedere al futuro coltivando e allevando maiali”, ha detto Nkafu, come ricorda un comunicato di ACS a ZENIT.
Lo scorso anno parte della terra era stata coltivata, ma il raccolto è andato per la maggior parte perduto dopo che le capre sono passate per la zona mangiando tutto ciò che trovavano.
“Speriamo di riuscire a recintare la zona del seminario”, ha aggiunto Nkafu. La recinzione costerà 46.000 euro.
I seminaristi minori, costretti all’esilio durante il conflitto del sud del Sudan, sono ritornati nelle loro terre d’origine in un momento in cui i Vescovi danno la priorità alla formazione del clero, soprattutto dopo l’Accordo Comprensivo di Pace del 2005, anno in cui è partito il progetto per trasferire i seminaristi a Mapuordit.
ACN ha donato 164.000 euro per le nuove strutture del seminario, inaugurato dal Vescovo Cesare Mazzolari nel giugno 2007.
Gli studenti si dividono tra il seminario di St Josephine’s e una scuola secondaria cattolica delle vicinanze. Durante le vacanze tornano nelle proprie parrocchie. Lo stretto contatto con il clero parrocchiale permette allo staff del seminario di seguire da vicino la loro formazione.
Gli studenti pagano la retta e i trasporti casa-scuola. Secondo Nkafu, questo li aiuta a non cedere alla tentazione della dipendenza.
I seminari minori esistono per fornire istruzione e formazione a potenziali candidati al sacerdozio e alla vita religiosa e a ministri laici.