Il Papa saluta i 4.200 universitari del mondo riuniti per UNIV

Iniziativa sorta con l’incoraggiamento di San Josemaría Escrivá

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 8 aprile 2009 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha salutato nell’Udienza generale di questo mercoledì i 4.200 universitari di circa 200 atenei del mondo riuniti a Roma per il Congresso Internazionale UNIV 2009, promosso dalla Prelatura dell’Opus Dei.

Nel suo incontro con i pellegrini in Piazza San Pietro, il Pontefice ha rivolto agli studenti e alle studentesse un saluto in italiano, portoghese e spagnolo, “augurando loro che questi giorni a Roma li aiutino a rinnovare la loro amicizia con Gesù Cristo e a seguirlo come Maestro di vita”.

“Cari amici, vi esorto a rispondere con gioia alla chiamata del Signore per dare un senso pieno alla vostra vita: nello studio, nei rapporti con i colleghi, in famiglia e nella società”, ha detto loro.

Poi, citando San Josemaría Escrivá (Cammino, 755), ha affermato: “Dal fatto che tu e io ci comportiamo come Dio vuole, non dimenticarlo, dipendono molte cose grandi”.

Alla fine dell’udienza, alcuni degli universitari africani che partecipano al Forum hanno consegnato al Papa una lettera di ringraziamento per il suo recente viaggio in Camerun e Angola.

“Grazie, Santo Padre – dice il testo – per il coraggio e la chiarezza con i quali si è fatto portavoce dell’Africa anche di fronte ai Paesi ricchi, riuniti pochi giorni fa in Europa, a Londra. Le sue parole sulla necessità dell’etica pubblica sono divenute già un punto di riferimento nella vita sociale dei nostri Paesi, nelle settimane posteriori al viaggio”.

Uno dei firmatari, Supriano Dembe, dottorando in comunicazione di Luanda (Angola), ha dichiarato: “Noi africani ci sentiamo compresi dal Papa, mentre siamo delusi da come i giornali occidentali hanno coperto la notizia del suo viaggio in Africa”.

Dembe prosegue: “Avremmo voluto leggere sui vostri giornali qualcosa sulle mille parole che il Papa ci ha rivolto lungo le sue intense giornate africane e non le critiche strumentali intorno a una sola parola detta sul volo di andata!”.

La lettera è firmata da studenti di 13 Paesi dell’Africa subsahariana. “I politici europei e occidentali che hanno criticato il Papa”, conclude Supriano Dembe, “non conoscono la nostra realtà. Il Papa invece ci ha ascoltato, dimostrando fiducia. Mentre da Parigi, Madrid o Berlino sentiamo discorsi teorici, il Papa si è messo in gioco in prima persona, venendo da noi e parlando dell’importanza dell’educazione, dell’impegno personale, della lotta alla corruzione. Per questo gli siamo grati”.

Gli incontri UNIV, organizzati dall’Istituto per la Cooperazione Universitaria (ICU), sono nati nel 1968 con l’ispirazione e l’incoraggiamento di San Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei. Da allora, tutti gli anni i partecipanti sono stati ricevuti dal Pontefice, prima Paolo VI, poi Giovanni Paolo II e ora Benedetto XVI.

La Prelatura dell’Opus Dei organizza attività di formazione cristiana di complemento al programma generale. L’incontro costituisce anche un’opportunità per conoscere la città di Roma, seguendo le orme della storia della Chiesa sin dai primi secoli. Si calcola che circa 95.000 studenti universitari abbiano partecipato ai congressi UNIV nel corso degli anni.

Per ulteriori informazioni, www.univforum.org

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ZENIT Staff

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