Cardinale Rouco: la Giornata della Gioventù ringiovanirà la fede in Spagna

Interviene all’incontro dei leader di questo evento a Roma

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di Carmen Elena Villa

ROMA, lunedì, 6 aprile 2009 (ZENIT.org).- La Giornata Mondiale della Gioventù 2011, che si celebrerà a Madrid (Spagna), può essere un’opportunità per “ringiovanire la Spagna nella fedeltà alla Chiesa”, ha affermato sabato il Cardinale Antonio María Rouco Varela durante la seconda giornata dell’incontro dei leader della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), svoltosi a Roma fino a questa domenica.

L’Arcivescovo di Madrid ha ripercorso la storia del cristianesimo in Spagna e i frutti che ha dato l’evangelizzazione al Paese e al mondo, osservando che, a differenza di quanto è avvenuto in Australia, dove si è celebrata l’ultima Giornata Mondiale della Gioventù, in Spagna il seme del Vangelo è sbocciato rapidamente, ma ora deve affrontare nuove sfide perché l’evangelizzazione continui a dare frutti.

Il porporato ha ricordato come l’opera di evangelizzazione nel suo Paese sia iniziata quasi 2000 anni fa, con San Giacomo Apostolo, la cui tomba, secondo la tradizione, si trova a Santiago de Compostela, sede della GMG del 1989.

La Chiesa in Spagna, ha segnalato, ha affrontato anche sfide come l’invasione islamica, iniziata nel 711 e durata quasi otto secoli.

“Quando nel XVI secolo è avvenuta la grande frattura dell’unità in Europa con la Riforma protestante, la Spagna è rimasta unita, senza alcuna spaccatura, e ha vissuto uno dei momenti più fecondi della sua attività missionaria: la fondazione dei Gesuiti e il rinnovamento del Carmelo con Santa Teresa di Gesù”.

Il Cardinale ha ricordato anche l’ultimo viaggio di Giovanni Paolo II in Spagna, quando congedandosi disse: “Spagna evangelizzata, Spagna evangelizzatrice, è questo il tuo cammino”.

Le cinque visite di Papa Wojtyła nel Paese, ha rilevato, sono state “caratterizzate dal desiderio che non si smettesse di vivere come una Nazione fedele al Vangelo, ricevuto da sempre. Un Vangelo che vuole rinnovarla e ringiovanirla”.

Quanto alle attività pastorali, ha sottolineato che “in questi anni l’Arcidiocesi di Madrid ha vissuto molto concentrata sulla sua attività pastorale nella realizzazione del programma di nuova evangelizzazione dei giovani e della famiglia”.

L’Arcivescovo della capitale spagnola ha ricordato l’appello rivolto varie volte soprattutto da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI perché la Spagna continui la sua attività evangelizzatrice, sia all’interno che all’esterno, “perché stiamo vivendo e soffrendo una sorta di processo di secolarizzazione che colpisce profondamente gli aspetti più profondi e i tessuti più sensibili del corpo ecclesiale della Spagna”, ha indicato.

“Durante tutta la storia, la Spagna si è considerata uno Stato confessionale, salvo nel periodo della seconda Repubblica (1931 -1936). Ora non lo è, ma crediamo che l’influenza delle idee continui a caratterizzare liberamente il cuore degli spagnoli”, ha osservato.

Il Cardinale Rouco ha affermato che con la Giornata 2011 la Chiesa in Spagna cerca una “nuova primavera della Chiesa”, e ha segnalato come una delle grandi sfide “il calo demografico, che porta alla perdita di giovani e bambini”.

Allo stesso modo, ha ricordato i nuovi carismi nati negli ultimi anni nel Paese, che “hanno permesso un grande fiorire di vocazioni nell’apostolato secolare e nella vita contemplativa”, portando come esempio “il Cammino Neocatecumenale, sorto negli anni Sessanta, e l’Opus Dei, nata quasi cent’anni fa”.

La principale povertà per il mondo, ha dichiarato, è quella di “aver rotto con Dio”. Per questo, ha esortato tutti i membri della Chiesa in Spagna affinché “la vocazione missionaria torni a fiorire”.

Il Cardinale ha concluso il suo intervento ricordando il tema dell’ultima Giornata Mondiale della Gioventù – “Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni” -, e ha esortato a far sì che questa stessa linea guidi la prossima Giornata di Madrid.

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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