CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 5 aprile 2009 (ZENIT.org).- Questa domenica Benedetto XVI ha chiesto un’azione coordinata per impedire che si ripetano tragedie come quelle della settimana scorsa, in cui quasi 300 persone sono morte annegate al largo della Libia, quando la loro imbarcazione diretta verso l’Europa si è rovesciata.
“Non possiamo rassegnarci a tali tragedie – ha detto il Papa – , che purtroppo si ripetono da tempo!”.
“Le dimensioni del fenomeno rendono sempre più urgenti strategie coordinate tra Unione Europea e Stati africani, come pure l’adozione di adeguate misure di carattere umanitario, per impedire che questi migranti ricorrano a trafficanti senza scrupoli”, ha poi sottolineato.
“Mentre prego per le vittime, perché il Signore le accolga nella sua pace – ha quindi aggiunto – , vorrei osservare che questo problema, ulteriormente aggravato dalla crisi globale, troverà soluzione solo quando le popolazioni africane, con l’aiuto della comunità internazionale, potranno affrancarsi dalla miseria e dalle guerre”.
Secondo quanto riferito all’agenzia ASCA dal responsabile Caritas per l’Immigrazione, Oliviero Forti, sebbene sia impossibile fare delle stime accurate sui decessi nel Mediterraneo, “di certo, per ora, ci sono gli oltre 13 mila corpi recuperati in mare negli ultimi dieci anni”.