KÖNIGSTEIN, venerdì, 3 aprile 2009 (ZENIT.org).- La crescente secolarizzazione dell’America Latina rappresenta una grande opportunità per l’evangelizzazione, segnala uno dei principali Vescovi del subcontinente.
In un’intervista all’associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), l’Arcivescovo Andrés Stanovnik di Corrientes (Argentina), vicepresidente della Conferenza dei Vescovi dell’America Latina (CELAM), ha ricordato l’esistenza di “una cultura molto secolarizzata” tra alcuni Governi latinoamericani.
La “grande missione continentale” del CELAM vede la Chiesa cattolica in 24 Paesi dell’America Latina impegnata nel promuovere attività di evangelizzazione, ad esempio distribuendo testi, inviando laici a lavorare nelle parrocchie e organizzando gruppi di studio della Bibbia.
“La missione è già un successo in quei Paesi in cui è iniziata. Ora bisogna renderla una realtà in tutto il continente”, ha affermato l’Arcivescovo.
“La sfida più grande è l’evangelizzazione, la proclamazione di Cristo alla Chiesa in America Latina”, ha aggiunto. “Crediamo che l’incontro con Cristo risponda ai desideri più profondi dell’essere umano”.
Questo incontro, ha proseguito, “umanizza il nostro essere e le nostre relazioni e ci dà i principi per usare i beni che sono a nostra disposizione”.
Il presule ha osservato che “quando non conosciamo Dio in Cristo, la realtà diventa misteriosa, ma se conosciamo Dio allora siamo anche capaci di comprendere la realtà, sappiamo da dove veniamo e dove stiamo andando”. “Dall’incontro con il Cristo vivente possiamo annunciare questa esperienza agli altri”.
Accanto alla sfida dell’evangelizzazione, il presule ha ricordato quelle rappresentate dalla povertà e dall’ambiente.
“La Chiesa capisce sempre di più che l’ambiente è un dono di Dio, e per questo gli uomini non se ne possono appropriare per sé”, ha commentato.
Allo stesso modo, ha sottolineato l’importanza di stare vicino a chi soffre, ricordando che la Chiesa in America Latina gestisce molti centri per malati di Aids e persone affette da altre malattie.
“E’ molto importante incontrare i sofferenti, stare con loro e aiutarli nei loro problemi – ha dichiarato -. La misericordia e la profonda umanità sono estremamente rilevanti”.