Card. Bertone: occorre ridare una “dimensione umana” all'economia

Messaggio per il Vertice Sociale del G8 a Roma

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 1° aprile 2009 (ZENIT.org).- “Ridare una dimensione umana all’economia” è il modo per uscire dalla “più grave crisi finanziaria della storia”, ha dichiarato il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano.

Il porporato ha scritto un Messaggio al Vertice Sociale del G8, che ha riunito a Roma dal 29 al 31 marzo i Ministri del Lavoro degli Stati membri del G8 (Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Giappone, Canada e Federazione Russa) e quelli di altre 6 grandi economie mondiali in rappresentanza di diverse culture e aree geografiche (Cina, India, Brasile, Messico, Sudafrica e Egitto) sotto la presidenza dell’onorevole Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del Governo italiano.

Nel testo, indirizzato al Ministro Sacconi, il Cardinal Bertone ha riconosciuto che l’iniziativa di porre il lavoro al centro del dibattito internazionale “è quanto mai opportuna, perché non ci sono ormai dubbi sulla dimensione etica della crisi, causata da una gestione globalizzata delle finanze che ha mirato solo al profitto e non al bene comune e alla dignità della persona”.

A questo proposito, il Segretario di Stato vaticano ha ricordato che il principio della dignità umana, base della Dottrina Sociale della Chiesa, deriva dal fatto che “la persona, in quanto centro e vertice di tutto ciò che esiste sulla terra, è il fine di tutte le istituzioni sociali e di tutto l’agire economico”.

Il servizio alle necessità più fondamentali di tutti gli uomini, specialmente dei più poveri, è dunque “pilastro fondamentale e pietra di paragone di ogni misura indirizzata a risolvere la crisi economica che ormai affetta tutte le Nazioni senza eccezione”.

Per questo, “al di là delle misure congiunturali necessarie per bloccare le turbolenze finanziarie e per uscire dalla recessione generalizzata, occorre fare ogni sforzo per ridare una dimensione umana all’economia”, ha sottolineato.

Scopo dell’incontro è stata infatti la formulazione di proposte affinché le soluzioni alla crisi prendano nella dovuta considerazione il sostegno all’occupazione e i diritti dei lavoratori.

Il paradigma della sostenibilità sociale dell’incontro di Roma, ha osservato il Cardinale, dovrà “essere corroborato da una coscienza sociale mondiale, la coscienza che nel mondo l’umanità è una sola famiglia”.

Dalle numerose discussioni multilaterali sulla crisi, “il mondo si attende proposte concrete ed efficaci, capaci di garantire a tutti, compresi quelli che hanno perduto il lavoro o sono a rischio di perderlo, un livello di reddito e di sicurezza essenziale”.

Allo stesso modo, conclude, si chiede “che siano sempre rispettati e potenziati i diritti fondamentali dei lavoratori” e che “il coordinamento tra i Governi includa il dialogo con le parti sociali e con la società civile, anche per riuscire a stimolare le economie nazionali, senza però pregiudicare la cooperazione internazionale allo sviluppo, ma piuttosto cercando di potenziarla”.

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ZENIT Staff

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