di Nieves San Martín
MADRID, mercoledì, 1° aprile 2009 (ZENIT.org).- L'iniziativa Cristiani per l'Europa (IXE), che riunisce organizzazioni cristiane di 13 Paesi europei, ha rivolto un appello ai cittadini europei in vista delle prossime elezioni europee di giugno, esortando a “superare la crisi e le sfide del nostro tempo per raggiungere un'Europa più unita, più solidale e più aperta al mondo”.
Riconoscendo che viviamo “momenti particolari che vedono molte difficoltà”, i firmatari sostengono che “il Vangelo, insieme alle tradizioni che si affermano sue eredi, ci propone di interpretare i segni dei tempi che ci invitano a cambiare vita, per rendere possibile l'avvento di una società più umana e più rispettosa del benessere di tutti”.
“Solo un'Europa unita – aggiungono – può rispondere alle sfide attuali, esprimendo i suoi valori profondi di solidarietà, giustizia e pace nel mondo. E' dunque necessario prendere coscienza della nostra responsabilità personale nella costruzione dell'Europa”.
I firmatari dell'appello chiedono in primo luogo di mettere in pratica “il prima possibile le disposizioni del Trattato di Lisbona” e affermano che, anche se “nel Trattato non si menzionano le radici cristiane dell'Europa, si accolgono positivamente quelle affermazioni che sono di fatto ispirate dal pensiero e dai valori cristiani. In questo modo, il Trattato espone esplicitamente, per la prima volta, che la dignità umana è il primo dei valori dell'Europa, venendo prima della libertà, della democrazia e dell'uguaglianza”.
In secondo luogo, l'appello esorta a “far fronte alla globalizzazione dell'economia, costruendo un'Europa più solidale”. In questo senso, indica che di fronte agli squilibri della situazione attuale “bisogna modernizzare il modello europeo dell'economia sociale di mercato”.
“Bisogna rafforzare la sua vocazione di riconciliare l'efficacia economica e la giustizia sociale, o l'uguaglianza delle opportunità con la solidarietà. Questa solidarietà non può fermarsi alle frontiere nazionali, ma deve beneficiare dell'insostituibile esperienza comunitaria acquisita in Europa con il passare degli anni, e mostrarsi più audace nella difesa degli interessi dei più vulnerabili”.
Quanto ai cambiamenti climatici, i firmatari invitano a costruire “un'Europa più rispettosa delle generazioni future”. “Come cristiani – affermano –, crediamo che la Creazione ci sia stata affidata da Dio e che noi ne siamo gli 'amministratori' e gli utenti responsabili”.
In relazione a un'altra delle sfide che affronta il continente, quella demografica, “rappresentata allo stesso tempo dall'invecchiamento e dalla diminuzione delle nostre popolazioni”, esortano tutti a “costruire un'Europa più generosa”.
Tra le conseguenze socio-economiche di questi cambiamenti demografici, segnalano “il sovraccarico dei nostri sistemi sociali, la mancanza di manodopera a medio termine, l'aumento della dipendenza e dell'isolamento sociale a causa dell'età e la crescita dei conflitti potenziali tra le generazioni”.
Per questo, indicano che “è necessario avviare tutto un insieme di politiche: sanitarie, educative, lavorative. E' alla società intera che si deve chiedere di dare opportunità alle giovani generazioni e di valorizzare il ruolo che svolgono gli anziani”. Allo stesso modo, sottolineano la necessità di “impegnare le nostre società nei compiti di integrare gli emigranti e di promuovere maggiormente la diversità”.
Esortano infine “tutti i cittadini europei, e in particolare i cristiani, a intervenire in modo responsabile nel dibattito democratico europeo” invitando a partecipare alle elezioni del giugno 2009.
“Prendiamo coscienza di ciò di cui si parla nella costruzione dell'Europa, e valorizziamo il fatto che questa continua a rappresentare una speranza nel compito di assicurare la pace e la giustizia su scala mondiale – concludono –. Chiediamo alle varie formazioni politiche che in queste elezioni diano prova di avere una visione autentica dell'Europa. Sosteniamo i candidati decisi a difendere in Parlamento politiche ispirate dal rispetto della dignità umana, nella prospettiva di un'Europa più solidale, più rispettosa delle generazioni future, più generosa”.
Per ulteriori informazioni: www.initiative-ixe.eu/Llamada-a-los-ciudadanos-europeos.html
[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]