L'albero di Natale del Vaticano verrà riciclato per i bambini

Curiosità sull’albero natalizio di Piazza San Pietro

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ROMA, mercoledì, 10 dicembre 2008 (ZENIT.org).- L’albero di Natale che decora Piazza San Pietro in Vaticano servirà quest’anno per essere riciclato in oggetti scolastici di legno che verranno decorati dai bambini.

Il progetto, coordinato da un tecnico forestale, verrà affidato ad alcune ditte che con quel legno realizzeranno prodotti semilavorati – da complementi di arredo per spazi verdi, come panchine e gazebo, a piccoli oggetti quali tavole, quadretti e scatole – destinati a laboratori scolastici in cui gli stessi bambini provvederanno alla loro rifinitura.

Secondo quanto ha spiegato “L’Osservatore Romano”, quotidiano della Santa Sede, si tratta di un’iniziativa “ispirata alla consapevolezza che il legno costituisce un prezioso accumulo di carbonio ‘nobile’ trasformato dalla natura: da non sciupare, quindi, e anzi da riutilizzare proprio a beneficio delle nuove generazioni del pianeta”.

L’abete di quest’anno è alto oltre trenta metri e viene dalla zona di Gutenstein, nella valle di Piesting, in Bassa Austria.

In questi giorni si sta ornando con duemila sfere colorate e un nuovo sistema di luci composto da 1.500 led luminosi.

Al suo allestimento provvederà la direzione dei servizi tecnici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, in particolare il reparto elettricisti del servizio laboratori e impianti.

Insieme al grande abete ne sono giunti altri più piccoli – tra cui due piante alte 18 metri – che saranno destinati a diverse zone ed edifici della Città del Vaticano.

L’inaugurazione avverrà sabato prossimo, 13 dicembre, alla presenza del Cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato.

Alla cerimonia parteciperà anche un gruppo di circa ottocento pellegrini austriaci guidati dal capo del governo regionale della Bassa Austria, Erwin Pröll, e dal Vescovo di Sankt Pölten, monsignor Klaus Küng.

Nel sottolineare il significato spirituale dell’abete natalizio, il presule evidenzia che in esso si può leggere una sorta di rappresentazione della redenzione dell’uomo. “L’albero – ha spiegato a “L’Osservatore Romano” – proviene dalla natura e simboleggia l’umanità priva del suo Salvatore, che non ha ancora ricevuto la luce della fede e la grazia della liberazione dal male”.

Con l’incarnazione, invece, il mondo accoglie la luce del Verbo di Dio. “A Natale troviamo questa luce nelle luci che adornano l’abete: esso illumina il nostro cammino interiore verso Betlemme”, afferma.

In questo senso, l’albero “ci rivela il nostro prossimo come fratello e sorella, e Dio come bambino. Ci conduce dal buio alla luce. Per questo ci riempie di gioia, ci dona conforto e speranza, e ci dice dopo duemila anni: questo bambino, il Figlio di Dio, è nato per me”.

Così, conclude il Vescovo, “un albero di Natale splendente può restituire il senso spirituale della profondità del mistero del Natale a chi lo ha smarrito”.

Dal 1982 – anno a cui risale la tradizione di allestire in piazza San Pietro il presepe e l’albero, donato di volta in volta da un Paese diverso –, è l’ottava volta che l’abete giunge dall’Austria, la seconda del pontificato di Benedetto XVI dopo il 2005, quando a offrirlo fu il comune di Eferding, nella regione federale dell’Alta Austria.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione