Ordinario Militare: Gesù, risposta al bisogno di senso

Per Natale 100.000 nuove copie dei Vangeli ai militari italiani

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ROMA, martedì, 9 dicembre 2008 (ZENIT.org).- Di fronte al grande “bisogno di senso di cui soffre l’uomo di oggi”, c’è “una sola risposta da offrire”: “tenere lo sguardo fisso su Gesù, autore e perfezionatore della fede”.

E’ quanto afferma l’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, monsignor Vincenzo Pelvi, nella Lettera per l’Avvento-Natale 2008, in cui presenta anche il nuovo volume dei Vangeli che verrà consegnato a 100.000 militari italiani.

Il presule riconosce che “non è facile” orientare a Cristo “ogni interrogativo e attesa”: “non è semplice riconoscere ed incontrare l’autentica felicità nel mondo in cui viviamo, in cui l’uomo è spesso ostaggio di correnti di pensiero, che lo conducono, pur credendosi libero, a perdersi negli errori e nelle illusioni di ideologie aberranti”.

Da questo, spiega, deriva “l’urgenza di liberare la libertà accostando la verità. ‘Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi’ (Gv 8,31-32)”.

“Come bussare alla porta della Parola per ascoltare e obbedire a quanto il Signore mi chiede?”, chiede l’Ordinario Militare.

Una via consigliata, risponde, “è la lectio divina, un vero e proprio itinerario spirituale a tappe: dalla lectio, che consiste nel leggere e rileggere un Salmo o un brano del Vangelo, si passa alla meditatio, che è come una sosta interiore, in cui l’anima si volge a Dio cercando di capire quello che la Sua parola dice oggi per la vita concreta. Segue, poi, l’oratio, che ci fa intrattenere con Dio nel colloquio diretto, e si giunge alla contemplatio, che ci aiuta a mantenere il cuore docile e attento alla presenza di Cristo, speranza del mondo”.

Lo studio e la meditazione della Parola, osserva l’Arcivescovo Pelvi, “devono sfociare in una vita di coerente adesione a Cristo e ai suoi comandamenti, richiamati nel Catechismo della Chiesa cattolica”.

“Ascolta la Parola di Dio, apri l’orecchio del tuo cuore esortazioni di Colui che ti ama ed eseguile così da fare tua la volontà divina”, esorta il presule nella sua Lettera.

La lettura attenta delle pagine evangeliche, sottolinea, “farà comprendere come la voce del Signore è potente e dolce al tempo stesso, inquieta e consola, interpella e dona speranza”.

Come si legge nelle Scritture, infatti, la Parola di Dio è “come il fuoco”, “come un martello che spacca la roccia”, ma i detti del Signore sono anche “più dolci del miele e di un favo stillante”.

La parola divina è inoltre “sorgente di vita e di fecondità spirituale, è come la pioggia, che scende dal cielo per irrigare la terra arida e farla germogliare”, e “guida sicura nel cammino spesso oscuro e incerto della storia e della vita”.

“Ti viene, perciò, consegnato questo piccolo libro – scrive l’Ordinario a ogni militare –. Portalo sempre con te, aprilo con fiducia, fanne oggetto di riflessione in qualunque posto e situazione”.

“Troverai in esso pace interiore, e tanta forza per affrontare quotidianamente le diversi situazioni della vita, anche quelle più pesanti e difficili”, conclude.

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ZENIT Staff

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