Cancellate le celebrazioni natalizie nel nord dell'India

Per la situazione di insicurezza in vista delle elezioni

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

NUOVA DELHI, martedì, 9 dicembre 2008 (ZENIT.org).- Un Vescovo del nord dell’India ha cancellato le iniziative per le festività natalizie che attiravano decine di migliaia di persone a causa delle preoccupazioni per la sicurezza in vista delle elezioni nel Paese.

L’associazione caritativa Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) riferisce in un comunicato inviato a ZENIT che si attendevano più di 50.000 persone a Lucknow city per l’annuale Christmas Dance Drama sui gradini della Cattedrale cattolica.

Sabato scorso, tuttavia, il Vescovo Gerald Mathias ha bloccato l’iniziativa citando le continue tensioni precedenti il confronto elettorale. Il presule ha anche cancellato altre attività, come l’invito annuale al Ministro responsabile dello Stato dell’Uttar Pradesh, Mayawathi, al Governatore di Lucknow e ad altri funzionari per assistere a un evento che includeva canti, brevi interventi e una cena.

Sono state inoltre eliminate una riunione per il giorno di Natale per 15 o più sacerdoti di Lucknow e le celebrazioni di cinque giorni dopo per il clero e i religiosi della Diocesi.

Annunciando le cancellazioni a una delegazione di ACS in visita a Lucknow per una valutazione dei progetti nel nord dell’India, fr, Ignatius D’Souza, il vicario generale, ha affermato che la gente della città rimarrà probabilmente delusa, ma la decisione era inevitabile.

“Siamo preoccupati per l’attività fondamentalista – ha confessato –. Gli estremisti hanno una strategia a lungo termine e potrebbero ritenere le nostre attività natalizie diocesane un’opportunità per agire”.

“Anche se abbiamo un ottimo sistema di sicurezza per gli eventi ed eccellenti relazioni con il dipartimento locale di polizia, non possiamo essere troppo prudenti. Non sai cosa c’è nella mente di quanti vogliono creare problemi”.

Il religioso ha affermato che quello precedente le elezioni è stato sempre un periodo in cui aumentano le preoccupazioni per la sicurezza per il rischio di atti aggressivi da parte dei partiti politici estremisti, determinati a influenzare il voto in modo leciti o meno.

“Ogni volta che ci sono le elezioni ci sono persone che vogliono esacerbare le tensioni”, ha rilevato fr. D’Souza.

In tutta l’India, la Chiesa è in allerta anche in seguito all’ondata di violenza anticristiana costata la vita a 500 persone soprattutto nello Stato dell’Orissa, ma anche nel Karnataka, dove la distruzione delle chiese in una zona ad alta incidenza cattolica era del tutto inaspettata.

La Conferenza dei Vescovi Cattolici dell’India ha emesso recentemente un messaggio in cui esorta le Diocesi a ridurre le celebrazioni natalizie, lasciando a ogni Vescovo la decisione finale. La cancellazione delle iniziative, ha osservato fr. D’Souza, è anche un atto di solidarietà con i cristiani dell’Orissa.

Il Vescovo Mathias è stato incoraggiato a ridurre le cerimonie dai leader musulmani locali, che durante il loro incontro di sabato hanno annunciato una riduzione delle celebrazioni per la festa dell’Eid, la festa del sacrificio.

Per coloro che stavano mettendo in scena il Christmas Dance Drama, tra cui seminaristi, novizi e novizie, la notizia della cancellazione è stata fonte di grande dispiacere. Profondamente radicata nella cultura locale, l’iniziativa porta in scena alcuni brani biblici concentrati sulla Natività.

<p>Visto che si svolgono il giorno di Natale, le rappresentazioni attirano soprattutto un pubblico non cristiano nella Cattedrale di St Joseph. La città di Lucknow è a maggioranza indù, ma ha anche il 20% di abitanti musulmano. I cattolici, su una popolazione totale di tre milioni di abitanti, sono circa 4.000.

Ad ogni modo, fr. D’Souza ha affermato che nella Cattedrale si terrà come sempre un’iniziativa che celebra la storia del Natale e che saranno benvenuti quanti vorranno entrare e accendere una candela secondo il costume locale.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione