ISTANBUL, mercoledì, 3 dicembre 2008 (ZENIT.org).- La crisi economica, politica e sociale ha come risposta anche “il comune cammino verso la piena comunione tra le due Chiese sorelle, cattolica e ortodossa”.
E' questo il punto centrale delle omelie del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I e del presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, il Cardinale Walter Kasper, che si sono incontrati a Istanbul il 30 novembre per celebrare la festa di Sant'Andrea Apostolo, fondatore della Chiesa a Costantinopoli.
Alcuni stralci dei loro interventi sono stati riportati nell'edizione di questo mercoledì de "L'Osservatore Romano".
Il Patriarca di Costantinopoli ha ricordato l'incontro a Gerusalemme tra Papa Paolo VI e l'allora Patriarca Atenagora, nel 1967, che ha avviato un cammino di dialogo tra le due Chiese.
Allo stesso modo, si è riferito alla fratellanza non solo fisica, ma anche spirituale dei due apostoli Pietro e Andrea, un fatto che sia i cattolici che gli ortodossi devono ricordare perché si rispetti l'unità: “perché non si possono pensare Pietro e Andrea separati”.
“Questo legame tra i due apostoli, che ha un inizio di natura biologica, diventa poi un legame spirituale in nome del nostro Signore e finisce per costituire il legame che unisce le Chiese”, ha constatato il Patriarca.
“Occorre dunque togliere quelle spine che per un millennio hanno ferito le relazioni tra le due Chiese e avere come guida preziosa verso l'unità lo spirito della comune tradizione dei sette concili del primo millennio”, ha aggiunto.
Da parte sua, il Cardinale Kasper ha affermato che “questo nostro impegno ecumenico non è un'opzione, ma è un dovere verso il nostro Signore, per potersi così considerare parte essenziale della Chiesa di Cristo, nostro Signore”.
Dopo la visita, il porporato tedesco ha dichiarato che, anche se il cammino di dialogo tra ortodossi e cattolici non sarà breve, sta percorrendo la via giusta, “perché con gli ortodossi abbiamo molte, ma molte cose in comune”.