Concluso il I Master in comunicazione del Vangelo

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di Miriam Díez i Bosch

BOLOGNA, lunedì, 28 luglio 2008 (ZENIT.org).- Nel mese di giugno si è conclusa la prima edizione italiana del Master in comunicazione del Vangelo, promosso dalla Provincia Italiana della Compagnia di Gesù in collaborazione con la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna. 

L’iniziativa è consistita in 11 moduli residenziali, di cui uno in Terra Santa, e ha avuto 18 iscritti stabili, 14 dei quali hanno compiuto l’intero percorso (4 parroci, 5 religiose, 2 consacrate laiche, 1 gesuita in formazione e 2 laici di cui uno diacono permanente).

Compiendo un bilancio, il direttore padre Paolo Bizzeti ha spiegato a ZENIT che “si riconfermano valide le persuasioni che lo avevano promosso”. 

La prima fa riferimento alle indicazioni dei Vescovi italiani per cui “l’appello all’evangelizzazione ci tocca da vicino. Comunicare il vangelo in un mondo che cambia è, infatti, la questione cruciale della Chiesa in Italia oggi”.

“Parole lapidarie che evidenziano la lucidità con cui la questione dell’evangelizzazione è oggi posta nell’agenda della Chiesa italiana e non solo”, ricorda il gesuita. 

Anche la Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù si è interrogata da tempo su questi temi. Una delle priorità che ha evidenziato per i prossimi anni è proprio la “riscoperta dell’evangelizzazione, dell’annuncio ai lontani e in modo particolare ai giovani”.

Anch’essa sente sua un’altra importante affermazione del documento della CEI, dove si afferma che “una pastorale tesa unicamente alla conservazione delle fede e alla cura della comunità cristiana non basta più. E’ necessaria una pastorale missionaria, che annunci nuovamente il vangelo, ne sostenga la trasmissione di generazione in generazione, vada incontro agli uomini e alle donne del nostro tempo testimoniando che anche oggi è possibile, bello, buono e giusto vivere l’esistenza umana conformemente al vangelo e, nel nome del vangelo, contribuire a rendere nuova l’intera società”. 

I cambiamenti in atto e la necessità di rispondervi hanno posto in primo piano “la necessità del discernimento, come prassi ecclesiale da riscoprire”, sottolinea il direttore. “Occorre infatti saper valutare alla luce del vangelo i mutamenti in atto e la strategia di risposta, per non rischiare, come dice l’apostolo delle genti, di ‘correre invano'”, afferma.

Due sono le caratteristiche che hanno contraddistinto il Master. La prima muove dalla persuasione che “ci può essere nuova evangelizzazione solo se gli operatori coinvolti in prima persona si lasciano a loro volta ri-evangelizzare”. 

“L’evangelizzazione, come il vangelo, sono infatti sempre gli stessi: la loro novità consiste nel saperli riscoprire vivi ed efficaci nel nostro tempo e nelle nostre mutate condizioni”, confessa padre Bizzeti.

Per questo motivo, la metà dei moduli proposti dal Master è consistita in percorsi personali di incontro e approfondimento della Buona Novella della morte e risurrezione di Gesù, perno pulsante del kerygma cristiano. 

Solo “riattingendo personalmente alle sorgenti che hanno generato la fede ecclesiale è infatti possibile maturare quello stile del dono che evita di considerare la nuova evangelizzazione come un’attività riservata a pochi ‘specialisti'”, avverte il direttore. “Al tempo stesso però occorre dedicare tempo ed energie per aiutare tutti coloro che a tempo pieno o parziale hanno fatto dell’evangelizzazione il loro stile di vita”, aggiunge.

Accanto all’esperienza personale, è stata accompagnata la sperimentazione nei diversi contesti di vita dei partecipanti e l’approfondimento teologico-scritturistico delle principali questioni investite dall’evangelizzazione. 

In questa linea è stata preziosa la collaborazione con la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, che ha tra le sue note caratteristiche proprio l’aver approfondito la teologia dell’evangelizzazione.

L’integrazione tra percorso personale, formazione teologica e tutoraggio si è qualificata come la nota distintiva, apprezzata dai corsisti, che rende originale l’offerta del Master. 

In secondo luogo, ha sottolineato padre Bizzeti, “si è creata una forte coesione tra i partecipanti che hanno deciso di proseguire la collaborazione, mettendo in rete le esperienze che ciascuno porterà avanti, alla luce del cammino fatto”.

Questo non significa un nuovo gruppo, ribadisce: “Non nasce né un nuovo gruppo, né un movimento, né un qualche tipo di sodalizio: si conferma solo l’intuizione di sempre, che cioè solo una comunità di persone attirate e plasmate dall’unico Signore è il vero soggetto dell’evangelizzazione, ‘fino agli estremi confini della terra’”. 

L’inizio della seconda edizione è prevista per l’ottobre 2009.

Per informazioni, rivolgersi a marco.tibaldi@fastwebnet.it

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ZENIT Staff

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