Benedetto XVI chiede una soluzione pacifica per la Birmania

Mentre continuano le manifestazioni di protesta

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CASTEL GANDOLFO, domenica, 30 settembre 2007 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha chiesto questa domenica una soluzione pacifica per la Birmania (Myanmar), mentre nel Paese asiatico continuano le manifestazioni di protesta che nei giorni scorsi hanno causato diverse vittime.

“Seguo con grande trepidazione i gravissimi eventi di questi giorni in Myanmar e desidero esprimere la mia spirituale vicinanza a quella cara popolazione nel momento della dolorosa prova che sta attraversando”, ha detto il Papa dopo aver pregato l’Angelus a mezzogiorno.

Nel salutare le migliaia di fedeli radunati nel cortile della residenza pontificia di Castel Gandolfo, ha poi aggiunto: “Mentre assicuro la mia solidale ed intensa preghiera e invito la Chiesa intera a fare altrettanto, auspico vivamente che venga trovata una soluzione pacifica, per il bene del Paese”.

La Birmania è teatro da due settimane di una protesta guidata dai monaci buddisti che sono scesi nelle strade dell’ex Rangoon per manifestare pacificamente contro il regime militare (al potere da 45 anni).

Mercoledì scorso la Giunta Militare ha quindi deciso di reprimere con la forza le proteste. Da allora, almeno 16 persone sono morte (ma si ritiene che siano in realtà molte di più), vittime di colpi di arma di fuoco o di bastone, durante le cariche delle forze dell’ordine. Tra di loro ci sono due stranieri e vari monaci.

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ZENIT Staff

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