CASTEL GANDOLFO, lunedì, 24 settembre 2007 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha chiesto maggiore aiuto per le donne che soffrono di problemi durante la loro gravidanza come gesto efficace a prevenzione degli aborti e soluzioni contro la violenza domestica.
Il Vescovo di Roma ha lanciato questo allarme, lunedì, nel ricevere le lettere credenziali del nuovo Ambasciatore del Nicaragua presso la Santa Sede, José Cuadra Chamorro.
Innanzitutto, il Papa ha espresso “la sua riconoscenza al Nicaragua per la sua posizione nei fori multilaterali sui temi sociali, in special modo sul rispetto per la vita, di fronte a non poche pressioni interne e internazionali”.
In particolare, ha considerato come “molto positivio” che, “lo scorso anno, l’Assemblea Nazionale abbia approvato l’abolizione dell’aborto terapeutico”.
“A tal proposito, è indispensabile incrementare l’aiuto dello Stato e della stessa società alle donne che hanno seri problemi durante la gravidanza”, ha assicurato il Santo Padre.
Allo stesso tempo, ha poi sottolineato “l’urgente necessità di riscattare e promuovere i valori umani e morali, di fronte a tante forme di violenza, inclusa quella domestica, spesso frutto della disintegrazione della famiglia o della degradazione dei costumi”.
“La Chiesa in Nicaragua è ben cosciente di questa triste realtà e sta provando ad affrontarla con i suoi insegnamenti e progammi pastorali, ma è anche necessario l’intervento delle istituzioni ipubbliche con programmi educativi appropriati nei quali si faccia riferimento alla organizzazione della vita sociale”, ha ricalcato infine.