Appello della Caritas per l'Africa devastata dalle inondazioni

Gli sfollati sono più di un milione e mezzo

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CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 20 settembre 2007 (ZENIT.org).- Gran parte dell’Africa è sotto l’acqua a causa delle inondazioni che stanno costringendo più di un milione e mezzo di persone ad abbandonare le proprie case.

La zona colpita va dall’Oceano Atlantico a quello Indiano, interessando Mauritania, Kenya, Burkina Faso, Togo, Ghana, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo e Uganda.

La Caritas sta lanciando appelli d’emergenza per far fronte ai bisogni della popolazione in Uganda e in Ghana.

In Uganda le inondazioni hanno interessato circa 300.000 persone, ma viste le piogge incessanti questo numero è destinato ad aumentare.

La Caritas ha chiesto 1,6 milioni di dollari per fornire cibo, alloggio e articoli sanitari per i prossimi sei mesi per aiutare più di 20.000 persone che vivono nei campi di Amuria e Katakwi, nella zona orientale del Paese

Per quanti erano già stati costretti ad abbandonare le proprie case in seguito al conflitto e all’insicurezza nell’Uganda del nord è stato un secondo, durissimo colpo.

“La situazione è terribile”, ha commentato il responsabile per la comunicazione di Caritas Uganda, Vincent Sebukyu. “Molte zone sono completamente tagliate fuori dagli aiuti esterni. La gente non si può più spostare”.

“Le inondazioni in Uganda sono state finora ignorate dalla comunità internazionale – ha denunciato –. La Caritas ha il dovere di rispondere alla sofferenza umana. Lavoriamo in alcune delle zone più inaccessibili fornendo aiuto, ma sta diventando sempre più difficile. La gente bisogno di cibo, riparo e medicine in caso di scoppio di epidemie”.

“Se le forti piogge continueranno avremo maggiori perdite di vite, epidemie, fame e povertà, e l’economia è danneggiata. La gente in queste zone dipende da un buon raccolto, ma le colture sono state spazzate via”, ha aggiunto.

Si tratta delle inondazioni peggiori dal 1972.

In Ghana, le persone che hanno dovuto abbandonare le proprie case sono più di 250.000. Le piogge hanno distrutto migliaia di acri di coltivazioni e hanno danneggiato le infrastrutture pubbliche.

La Caritas ha lanciato un appello per quasi 250.000 dollari statunitensi per fornire cibo per un mese a 40.000 persone sfollate.

Il dottor Africanus Diendong, che lavora con Caritas Ghana, ha detto che “la cosa più urgente di cui la gente ha bisogno è il cibo. Non c’è cibo. Le coltivazioni sono state distrutte. Sta ancora piovendo”.

“E’ una situazione davvero disperata – ha aggiunto –. La minaccia di malattie è una delle più temute. La gente vive all’aperto o nelle scuole. Le case sono state spazzate via”.

Caritas Internationalis è una confederazione di 162 organizzazioni cattoliche di aiuto, sviluppo e servizio sociale presente in più di 200 Paesi e territori.

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ZENIT Staff

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