A cinque anni dalla morte, Messa commemorativa per il Cardinale Van Thuân

Si celebrerà il 16 settembre a Roma, nella chiesa di Santa Maria della Scala

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CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 14 settembre 2007 (ZENIT.org).- Il 16 settembre prossimo, a cinque dalla morte, verrà commemorato a Roma il Cardinale vietnamita François-Xavier Nguyen Van Thuân (1928-2002), Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, per 13 anni ingiustamente detenuto nelle carceri del suo Paese.

Per ricordarne “l’eroica figura di singolare uomo di Dio e di preghiera, testimone di pace e di speranza”, il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace ha organizzato una concelebrazione eucaristica, che verrà presieduta dall’attuale Presidente e successore del porporato, il Cardinale Renato Raffaele Martino, domenica mattina, 16 settembre, alle ore 11.00, nella chiesa romana di Santa Maria della Scala, in Trastevere.

All’iniziativa partecipano, oltre al Dicastero vaticano, la Fondazione San Matteo in Memoria del Cardinale Van Thuân, l’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân per la Dottrina Sociale della Chiesa, parenti e amici del porporato insieme alla comunità vietnamita di Roma.

Secondo quanto si apprende da una nota del Dicastero organizzatore, per l’occasione, è in programma un’udienza papale, lunedì mattina, 17 settembre, nella residenza pontificia di Castelgandolfo.

Il quotidiano della Santa Sede, “L’Osservatore Romano”, pubblicherà invece un articolo commemorativo redatto dal Segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, il Vescovo Giampaolo Crepaldi, il quale fu vicino al Cardinale Van Thuân nella dolorosa e lunga malattia che lo condusse alla morte.

In vista dell’apertura della causa di beatificazione e canonizzazione del porporato, il Cardinale Martino – con la data del 16 settembre 2007 – ha disposto la nomina del postulatore della Causa nella persona dell’Avvocato Silvia Monica Correale.

Il Cardinale Van Thuân è considerato a ragione un martire del cattolicesimo in Vietnam. Testimone della fede, della speranza cristiana, dell’amore per la Chiesa e per i poveri, senza avere nessuna colpa è stato detenuto per tredici anni nei campi di rieducazione comunista, nove dei quali in assoluto isolamento.

Formatosi a Roma e consacrato Vescovo di Nhatrang nel 1967, François-Xavier Nguyen Van Thuân è stato nominato da Paolo VI nel 1975 Arcivescovo coadiutore di Saigon (l’attuale Ho Chi Minh). Il Governo comunista definì la sua designazione un complotto e tre mesi dopo ne ordinò l’arrestò.

Dopo la sua liberazione fu costretto ad abbandonare il Vietnam. Giovanni Paolo II lo accolse quindi a Roma e gli ha affidò incarichi di grande responsabilità nella Curia romana.

Nel marzo 2000 commosse quei milioni di persone che poterono leggere i frammenti delle meditazioni da lui pronunciate durante gli esercizi spirituali a Giovanni Paolo II e alla Curia Romana, nelle quali condivise molte delle esperienze spirituali maturate in carcere.

Il porporato vietnamita le pubblicò successivamente nel libro “Testimoni della speranza”, edito da “Città Nuova”.

Creato Cardinale nel febbraio 2001, morì nel 2002 a 74 anni.

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ZENIT Staff

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