Dichiarazione dopo la morte di un membro della Gendarmeria in Vaticano

CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 3 settembre 2007 (ZENIT.org).- Pubblichiamo la dichiarazione del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, p. Federico Lombardi, rilasciata questo lunedì ai giornalisti sulla morte del membro del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano Alessandro Benedetti.

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Questa mattina, verso le ore 7.30, il giovane Alessandro Benedetti, di 26 anni, membro del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano, è stato rinvenuto in un bagno della Caserma della Gendarmeria, in condizioni gravissime, in seguito ad un colpo d’arma da fuoco. Il giovane è stato portato immediatamente all’Ospedale Santo Spirito, dove è spirato intorno alle ore 9.00.

I primi indizi lasciano pensare che il giovane abbia voluto suicidarsi. Un biglietto, rinvenuto sul luogo, è ora al vaglio della Magistratura Vaticana, che si occupa del caso e che esaminerà i dati dell’autopsia, richiesta al medico legale italiano.

Il giovane Benedetti era stato assunto lo scorso aprile nel Corpo della Gendarmeria, come “allievo gendarme” con l’abituale processo di selezione psicoattitudinale, relativo anche all’uso delle armi.

Il suo comportamento non aveva dato finora motivo di preoccupazione.
Il Santo Padre con pena ha appreso la notizia ed affida alla misericordia di Dio il giovane Alessandro; è vicino spiritualmente alla famiglia Benedetti e ai membri della Gendarmeria.

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ZENIT Staff

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