CITTA' DEL VATICANO, lunedì, 2 aprile 2007 (ZENIT.org).- Il lavoro deve essere sempre finalizzato al “vero progresso della persona umana” e al “bene comune”, ha ricordato Benedetto XVI nel ricevere in udienza il 31 marzo mattina una delegazione di imprenditori di Confartigianato, con i loro familiari, provenienti da tutta Italia.

L’incontro con il Papa è stato l’evento conclusivo che ha suggellato le celebrazioni per il sessantennale della Confartigianato, una organizzazione che rappresenta 521 mila imprese artigiane italiane.

Nel rivolgersi alle oltre 7.000 persone presenti nell'Aula Paolo VI, il Papa ha dapprima lodato questa organizzazione che “ha impresso al progresso dell’Italia una sua propria cifra stilistica”.

“In effetti – ha osservato –, se fino a qualche decennio fa, artigiano evocava qualcosa di 'vecchio e pittoresco', qualcosa da associare all’immagine della bottega del fabbro o del ciabattino, oggi vuol dire piuttosto autonomia, creatività, personalizzazione nella produzione di beni e di servizi”.

Il Pontefice ha quindi voluto riflettere sulla realtà del lavoro, attualmente “al centro di vasti cambiamenti economici e sociali, mutamenti che sono sempre più rapidi e complessi”.

A tal proposito, il Vescovo di Roma, citando l'Enciclica di Giovanni Paolo II Laborem exercens (1981), ha assicurato che “la Chiesa, fedele alla Parola di Dio, non cessa di richiamare il principio secondo cui 'il lavoro è per l’uomo e non l’uomo per il lavoro'”, e di proclamare “il primato dell’uomo sull’opera delle sue mani”.

“Tutto deve essere finalizzato al vero progresso della persona umana e al bene comune: il capitale, la scienza, la tecnica, le risorse pubbliche e la stessa proprietà privata”, ha continuato.

Successivamente, il Papa ha osservato come questi principi abbiano trovato una felice realizzazione nelle imprese riunite nella Confartigianato e “ispirate agli insegnamenti del Vangelo e ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa”.

“Cari amici, continuate con tenacia e perseveranza a custodire e a valorizzare la cultura produttiva artigiana, capace di dar vita a grandi occasioni di equilibrato progresso economico e di incontro tra uomini e popoli”, ha continuato.

“Come cristiani, poi, sia vostro impegno vivere e testimoniare il 'Vangelo del lavoro', consapevoli che il Signore chiama tutti i battezzati alla santità attraverso le loro quotidiane occupazioni”, ha concluso.

La Confartigianato è un’organizzazione autonoma, fondata sul principio della libera adesione e aperta a tutte le componenti geografiche, settoriali e culturali dell’imprenditoria artigiana e delle piccole imprese che in essa trovano informazione, rappresentanza degli interessi generali, rapporto con le controparti negoziali e con le Istituzioni.

In Italia conta 117 associazioni provinciali, 1.250 sedi e 14.000 collaboratori.