Per la prima volta dal 1662, il Duomo accoglieva il rito di beatificazione, presieduto dall’Arcivescovo locale, il Cardinale Dionigi Tettamanzi, alla presenza del legato pontificio, il Cardinale José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, che a nome del Papa ha letto la formula di beatificazione.
“Con la nostra autorità apostolica – ha letto il porporato portoghese secondo quanto si è potuto ascoltare dalla “Radio Vaticana” – concediamo che i venerabili Servi di Dio, Luigi Biraghi e Luigi Monza, d’ora in poi siano chiamati Beati e si possa celebrare la loro festa nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto: ogni anno il 28 maggio per Luigi Biraghi e il 28 settembre per Luigi Monza”.
Padre Monza (1898-1954) ha fondato le Piccole Apostole (www.ispac.it), una comunità di consacrate che cerca di portare nella società la carità dei primi cristiani. Da questa realtà è nata “La Nostra famiglia”, istituzione che si occupa di bambini disabili in vari Paesi del mondo.
Monsignor Biraghi (1801-1879) è stato dottore della Biblioteca Ambrosiana e ha realizzato un’intensa opera caritativa e di sostegno ai Paesi di missione. Nel 1838 ha fondato le Suore di Santa Marcellina
(www.marcelline.org), dedite in numerosi Paesi alle missioni e all’educazione culturale e morale della gioventù.
Il Cardinal Tettamanzi ha riconosciuto nell’omelia che “abbiamo un bisogno grande di avere tanti Beati e tanti Santi, perché la loro esemplarità di vita denunci il male presente in noi, ma soprattutto risvegli e fortifichi lo slancio verso il vero bene, accolto in tutto il suo fascino e vissuto in tutta la sua urgenza di perfezione”.