Benedetto XVI incoraggia a vivere la gioia della Pasqua in comunione con Maria

Intervento introduttivo al Regina Caeli il Lunedì di Pasqua

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CASTEL GANDOLFO, domenica, 23 aprile 2006 (ZENIT.org).- Pubblichiamo le parole pronunciate da Benedetto XVI il Lunedì di Pasqua – 17 aprile – a mezzogiorno, prima di recitare la preghiera mariana del Regina Caeli insieme a migliaia di fedeli e pellegrini riuniti nel cortile della residenza pontificia a Castel Gandolfo.

Il Papa vi si era recato nel pomeriggio del giorno precedente, in elicottero, per trascorrere un breve periodo di riposo dopo le celebrazioni della Settimana Santa in Vaticano.

Le parole del Santo Padre sono state seguite in collegamento audio e video in piazza San Pietro in Vaticano.

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Cari fratelli e sorelle,

nella luce del Mistero pasquale, che la liturgia ci fa celebrare in tutta questa settimana, sono felice di ritrovarmi con voi e di rinnovare l’annuncio cristiano più bello: Cristo è risorto, alleluia! Il tipico carattere mariano di questo nostro appuntamento ci induce a vivere il gaudio spirituale della Pasqua in comunione con Maria Santissima, pensando a quale debba essere stata la sua gioia per la risurrezione di Gesù. Nella preghiera del Regina caeli, che in questo tempo pasquale si recita al posto dell’Angelus, noi ci rivolgiamo alla Vergine invitandola a rallegrarsi perché Colui che ha portato nel grembo è risorto: “ Quia quem meruisti portare, resurrexit, sicut dixit“. Maria ha custodito nel suo cuore la “buona notizia” della risurrezione, fonte e segreto della vera gioia e dell’autentica pace, che Cristo morto e risorto ci ha conquistato con il sacrificio della Croce. Chiediamo a Maria che, come ci ha accompagnato nei giorni della passione, continui a guidare i nostri passi in questo tempo di gioia spirituale, perché possiamo crescere sempre più nella conoscenza e nell’amore del Signore e diventare testimoni e apostoli della sua pace.

Nel contesto pasquale, mi piace quest’oggi condividere con voi anche la gioia di un anniversario molto significativo: 500 anni or sono, precisamente il 18 aprile 1506, il Papa Giulio II poneva la prima pietra della nuova Basilica di San Pietro, che il mondo intero ammira nella possente armonia delle sue forme. Desidero ricordare con gratitudine i Sommi Pontefici che hanno voluto quest’opera straordinaria sulla tomba dell’Apostolo Pietro. Ricordo con ammirazione gli artisti che hanno contribuito con il loro genio a edificarla e decorarla, come pure sono grato al personale della Fabbrica di San Pietro che egregiamente provvede alla manutenzione e alla salvaguardia di un così singolare capolavoro d’arte e di fede. Possa la circostanza felice del cinquecentesimo anniversario risvegliare in tutti i cattolici il desiderio di essere “pietre vive” (1 Pt 2,5) per la costruzione della Chiesa santa, nella quale risplende la “luce di Cristo” (cfr Lumen gentium, 1), attraverso la carità vissuta e testimoniata davanti al mondo (cfr Gv 13,34-35).

La Vergine Maria, che le litanie lauretane ci fanno invocare quale “Causa nostrae letitiae – Causa della nostra gioia”, ci ottenga di sperimentare sempre la gioia di essere parte dell’edificio spirituale della Chiesa, “comunità d’amore” nata dal Cuore di Cristo.

[Dopo la recita della preghiera, il Santo Padre ha salutato i presenti in diverse lingue. In italiano ha detto:]

In questo Lunedì dell’Angelo, che prolunga la gioia della Pasqua, porgo ai pellegrini italiani presenti qui e in Piazza san Pietro un rinnovato e cordiale augurio pasquale. La Vergine Maria, Madre del Signore risorto, ottenga per ciascuno serenità e pace. Buona e santa Pasqua a tutti!

[© Copyright 2006 – Libreria Editrice Vaticana]

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ZENIT Staff

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