Dimostrazioni di affetto nei confronti del Papa nel giorno del suo onomastico

Prima celebrazione dell’onomastico dall’elezione alla sede petrina

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 19 marzo 2006 (ZENIT.org).- Questa domenica mattina si sono succedute le dimostrazioni d’affetto nei confronti del Papa, che per la prima volta dalla sua elezione alla sede petrina ha celebrato il giorno del suo onomastico, San Giuseppe.

Ha aperto la giornata la prima pagina dell’edizione italiana del quotidiano della Santa Sede “L’Osservatore Romano”, al cui centro figura una grande foto del Papa a colori – una cosa poco abituale –, incorniciata da due frasi: “San Giuseppe 2006” e “Auguri, Padre Santo”.

Invertendo i termini “Santo Padre” in “Padre Santo” si è aggiunto inoltre un riconoscimento speciale, perché il giorno di San Giuseppe – 19 marzo –, padre putativo di Gesù, si celebra anche per tradizione la Festa del Papà.

Coincidendo con la terza domenica di Quaresima, la solennità di San Giuseppe si celebrerà liturgicamente lunedì.

In ogni caso, lo sposo della Santissima Vergine Maria e Patrono della Chiesa universale è segnalato anche come patrono dei lavoratori. E’ per questo motivo che questa domenica mattina il Papa ha presieduto nella Basilica di San Pietro in Vaticano, alle 9.30, l’Eucaristia per il mondo del lavoro.

Numerosi concelebranti e migliaia di fedeli si sono dati appuntamento per l’occasione.

Prima che il Papa pronunciasse la sua omelia, gli sono state rivolte alcune parole dal Vescovo Arrigo Miglio, Presidente della Commissione Episcopale italiana per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.

“Con grande gioia Le rivolgo un saluto filiale e affettuoso a nome delle numerose associazioni di ispirazione cristiana qui convenute, che rappresentano ampiamente i diversi settori del mondo del lavoro e che hanno accolto l’invito a partecipare a questa Celebrazione Eucaristica, nel giorno dedicato a san Giuseppe, custode fedele del nostro Salvatore, nei lunghi anni di Nazareth , anni di duro lavoro e di fedeltà quotidiana e silenziosa”, ha detto il presule.

“E’ questo anche il giorno dell’onomastico di Vostra Santità: Joseph è il nome che Lei ha ricevuto nel Battesimo dai suoi genitori”, ha ricordato monsignor Miglio, trasmettendogli gli auguri dei presenti ed assicurando le preghiere di tutti.

A questi auguri il Papa non ha esitato a rispondere affermando di esserne “vivamente grato”.

Poco dopo, come ogni domenica, Benedetto XVI si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico per recitare l’Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini riuniti in piazza San Pietro.

Com’è abitudine, prima ha rivolto alcune parole, iniziando col dire: “Cari fratelli e sorelle! Quest’oggi, 19 marzo, ricorre la solennità di San Giuseppe…”.

Il Pontefice è stato immediatamente interrotto da un caloroso applauso di circa cinquantamila persone, che nonostante il tempo incerto hanno voluto accompagnare il Papa in questo giorno.

Il Vescovo di Roma, sorridendo, ha detto varie volte “Grazie” in risposta all’affetto della folla, in mezzo alla quale si potevano leggere alcuni striscioni con scritto “Auguri, Joseph!”.

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ZENIT Staff

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