Appello del Pontificio Comitato di Scienze Storiche per salvare le lingue classiche

CITTA’ DEL VATICANO, martedì 20 aprile 2004 (ZENIT.org).- Un forte appello affinchè si ritorni allo studio delle lingue classiche è stato lanciato da monsignor Walter Brandmüller, presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche.

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Nel suo discorso commemorativo per il 50° anniversario della fondazione del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, tenuto il 16 aprile scorso, monsignor Brandmüller ha spiegato che “il progressivo declino della conoscenza delle lingue classiche verificatosi negli ultimi cinquant’anni minaccia la stessa esistenza delle scienze storiche”.

“Una scienza che faccia riferimento soltanto alle traduzioni dei testi latini e greci non meriterebbe più il nome di scienza”, ha sottolineato il prelato.

Aggiungendo poi che una situazione in cui le solide conoscenze delle lingue classiche fossero “limitate ad una cerchia estremamente ristretta, equivarrebbe alla fine di ogni istruzione e cultura d’impronta europea”.

Per questi motivi il Pontificio Comitato di Scienze Storiche ha lanciato una campagna di salvataggio culturale ed ha dato vita a questo scopo all’ iniziativa denominata “Ad fontes” per il rilancio dello studio e della conoscenza delle lingue classiche.

L’Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell’Arte in Roma, insieme alla Commissione Internationale d’Histoire Ecclésiastique Comparée e al Centro di ricerca europeo per l’integrazione dell’Università di Bonn hanno già aderito all’iniziativa.

Inoltre il Pontificio Comitato di Scienze Storiche è riuscito ad arrivare a una risoluzione unanime nell’ultima seduta del Comité International des Sciences Historiques ad Amsterdam, nella quale gli Stati sono stati invitati a favorire lo studio delle lingue classiche.

Brandmüller ha precisato che “Il Pontificio Comitato di Scienze Storiche è risoluto a portare avanti questo processo affinché l’opinione pubblica e le autorità si convincano sempre più dell’importanza vitale delle lingue classiche”. E che “per questo motivo si è deciso di istituire un premio per il miglior articolo giornalistico che abbia per oggetto questo obiettivo”.

Per quanto riguarda l’ambito ecclesiastico il prelato ha ricordato che “la promozione delle lingue classiche è una richiesta inequivocabile del Concilio Vaticano II, come hanno sottolineato sia la Optatam totius che la Sacrosanctum Concilium”.

Ricordando, poi, come torni ancora oggi a onore della Chiesa cattolica “l’aver salvato il patrimonio inestimabile della cultura classica e cristiana antica prima in Occidente e poi anche in Oriente” in seguito al crollo dell’Impero romano.

”Perciò – ha concluso il Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche – è necessario fare appello ai vescovi perché giovani sacerdoti dotati possano dedicarsi allo studio della storia della Chiesa, alla ricerca storico-ecclesiastica, in modo che si possano formare professori sempre più validi di questa disciplina”.

In occasione del 50° anniversario del Pontificio Comitato di Scienza Storiche il Cardinale Segretario di Stato Angelo Sodano ha inaugurato un nuovo sito internet ad esso dedicato, e tuttora in fase di allestimento, che si trova all’interno della pagina web del Vaticano.

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ZENIT Staff

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