CITTA’ DEL MESSICO, giovedì 1° aprile 2004 (ZENIT.org).- Durante la prima giornata dei lavori del III Congresso Mondiale delle Famiglie tenutosi a Cittaà del Messico dal 29 al 31 marzo scorso, esperti, ricercatori e rappresentanti di organismi di vari Paesi hanno analizzato temi importanti legati alla famiglia.
I sette dibattiti tenutisi presso il Centro Banamex, secondo quanto riportato dal Sito ufficiale del Congresso hanno visto un’ampia partecipazione intorno ai seguenti temi: Famiglia e Vita, Famiglia e Matrimonio, Famiglia e Infanzia, Famiglia e Religione, Famiglia e Società, Famiglia ed Educazione, Famiglia, Sessualità e Procreazione.
Al dibattito Famiglia e Infanzia hanno partecipato come relatori il dottor Allan Carlson, segretario internazionale del Congresso Mondiale delle Famiglie, che si è soffermato su ciò di cui hanno realmente bisogno i bambini; Babette Francis, coordinatrice nazionale e internazionale di Endeavour Forum Inc., che ha trattato I diritti dei bambini; Marilú Vilchis, Presidente dell’organizzazione messicana Vita e Famiglia, che ha affrontato il tema Famiglia e Adozione.
Gli esperti hanno concordato sul fatto che, nella misura in cui i bambini vivranno in un contesto familiare adeguato in termini di educazione, comprensione, guida, orientamento, affetto e rispetto, ciò incoraggerà in loro l’idea che la costruzione di una famiglia sarà sempre meglio che non averla.
Allo stesso modo, man mano che il bambino cresce, deve essere sottolineata l’importanza dei valori inerenti alla famiglia, di modo che la concezione del nucleo familiare e la sua rilevanza siano chiari per lui e che, quando crescerà, avrà ben definite le sue convinzioni morali.
Un altro dibattito ha riguardato la questione “Famiglia ed Educazione”; tra gli altri vi ha partecipato, esprimendo opinioni valide e interessanti, il dottor Humberto Belli, rettore dell’Università Ave Maria del Nicaragua, che ha trattato Il diritto dei genitori di educare i figli.
Nel suo intervento, il dottor Belli ha sottolineato la necessità che sia il padre che la madre siano consapevoli dell’importanza della partecipazione di entrambi alla formazione e all’educazione dei figli, senza lasciare solo ad un genitore la responsabilità assoluta o parziale.
Guillermo Bustamante, Presidente dell’Unione Nazionale e Iberoamericana dei Genitori in Messico, ha sottolineato nel suo intervento sulle Politiche educative quanto sia importante che lo Stato, in qualsiasi Nazione del mondo, si impegni a far di tutto per migliorare la qualità dell’educazione a livello globale, affinché i bambini crescano con una percezione della realtà il più esatta possibile.
Nel dibattito “Famiglia e Matrimonio” si è posto l’accento sull’osservanza del concetto naturale di famiglia e sulle sue implicazioni per i suoi partecipanti. Il matrimonio è stato definito come l’unione naturale di un uomo e una donna ed è stato trattato anche il problema delle famiglie con disfunzioni e la loro influenza, affinché i loro membri, in seguito, possano formare famiglie sane; pur ammettendo che non è un compito facile, si è riconosciuto che al giorno d’oggi si tratta di una sfida.
Un altro dibattito ha avuto come tema “Famiglia e Vita”, in cui l’inglese Charles M. H. Colchester, direttore internazionale del “Christian Action research and Education”, ha presentato il tema di Bioetica: nuovi attacchi alla vita umana e alla libertà personale.
Il reverendo Thomas J. Euteneuer ha difeso in modo deciso la vita umana dal suo concepimento fino alla nascita. Riguardo al dibattito su “Famiglia e Religione”, anche se si tratta di un tema polemico, si è manifestato l’interesse a che la libertà di culto e di credo non influisca negativamente sull’unità delle famiglie e il rispetto delle religioni porti alla stabilità sociale soprattutto in Paesi in cui la religione è motivo di discordia e violenza.
[Traduzione dall’originale in spagnolo a cura di ZENIT]
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Apr 01, 2004 00:00