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Con l’aiuto di Dio la “Islamic-Catholic Liaison Committee” è riuscita a tenere il suo nono meeting al Vaticano, nei giorni 19-20 gennaio 2004, equivalente al 27-28 Dhu al-Qa‘da 1424. La delegazione cattolica era guidata dall’arcivescovo Michael L. Fitzgerald, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, Città del Vaticano, mentre la delegazione islamica era guidata dal Professsor Dr Hamid bin Ahmad AL-Rifaie, Presidente dell’”International Islamic Forum for Dialogue” a Jeddah.

Il tema dal titolo “La dignità umana e i diritti umani nei conflitti armati”, è stato affrontato da un punto di vista religioso in base alle dottrine delle due tradizioni religiose. A questo ha fatto seguito un breve dibattito sulle relazioni cristiano-musulmane in merito ad alcune problematiche attuali. Da entrambe le parti si sono raggiunti degli accordi sui seguenti punti:

1)Noi, cristiani e musulmani, crediamo in un unico Dio, e pertanto riconosciamo che la pace è un nome di Dio, e che la dignità umana è un dono di Dio Onnipotente. Facciamo quindi appello a preghiere costanti per la pace e affermiamo che la giustizia e la pace sono la base dei rapporti e dell'interazione tra le persone umane.

2) Facciamo appello per la fine immediata di ogni conflitto e di ogni forma di aggressione contro la sicurezza e la stabilità dei popoli. Affermiamo il diritto di autodeterminazione dei popoli, perché siano risparmiate vite umane, specialmente quelle degli innocenti, bambini, donne, anziani e disabili.

3)Facciamo appello al pieno rispetto del diritto umanitario e dei diritti civili tra cui i diritti dei prigionieri in stato di guerra; e che a nessuno sia negato il diritto di accesso ad acqua, cibo, medicine e cure mediche. Facciamo altresì appello alla preservazione di infrastrutture, proprietà, case, alberi, animali e tutto ciò che è necessario alla vita. Questo appello è basato su valori religiosi comuni e sulla necessità di tutelare il rispetto delle convenzioni internazionali.

4)Facciamo appello al rispetto per il carattere sacro dei luoghi di culto e alla loro protezione in tempo di guerra e di pace, e alla salvaguardia del diritto di culto.

5)Affermiamo il diritto alla libertà religiosa e all'esercizio delle nostre religioni secondo le proprie particolarità.

6)Siamo convinti che la violenza genera violenza, e che questo circolo vizioso dovrebbe terminare. Dichiariamo che il dialogo è la via migliore per risolvere i conflitti e le guerre e per affermare la giustizia e la pace tra gli esseri umani e le società, e pertanto incoraggiamo lo sviluppo della cultura del dialogo. I partecipanti si onorano di essere stati ricevuti in Udienza da Sua Santità il Papa Giovanni Paolo II, il quale ha espresso apprezzamento per il lavoro della Commissione e l'ha incoraggiata a continuare nei suoi sforzi volti a promuovere la pace.

Città del Vaticano
20 gennaio/28 Dhu al-Qa‘da 1424

Capo della delegazione cattolica Arcivescovo Michael L. Fitzgerald

Capo della delegazione islamica
Professor Dr. Hamid bin Ahmad AL-Rifaie