Si è concluso presso il Tempio Baoan di Taipei, il convegno Seeking the Truth Together: Christian Daoist Dialogue, che, per due giorni, ha messo a confronto due delegazioni di leader religiosi cattolici e taoisti. Si è trattato, riferisce una nota della Sala Stampa Vaticana, di uno “storico incontro”, in cui “per grazia di Dio”, si sono dati appuntamento anche “ricercatori e praticanti”, sotto il patrocinio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, la locale Chiesa di Taiwan, il Tempio taoista di Baoan, la Federazione delle Conferenze Episcopali asiatiche e il World Council of Churches. Incoraggiati dal “successo” dell’evento, i partecipanti hanno preso l’impegno di “condividere i frutti” del loro dialogo. Come riferisce una nota del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, sono stati formulati sei punti di convergenza:
- Esprimere “il più profondo rispetto per le reciproche tradizioni”, con l’impegno per un “sincero dialogo a livello locale, nazionale ed internazionale”;
- Sottolineare l’esigenza di “cercare insieme la verità per una maggiore comprensione, per un mutuo rispetto e cooperazione, specie attraverso un servizio compassionevole senza distinzioni”;
- Riconoscere le “sfide del mondo” legate “alla globalizzazione, alle migrazioni, alle tensioni religiose ed interculturali” e alla “ascesa del fondamentalismo”;
- Auspicare che Cristiani e Taoisti, dialogando insieme, diventino “un faro di luce per il nostro mondo ferito dalle guerre, dall’odio, dal sospetto e dalla paura”;
- Affrontare insieme le “sfide della secolarizzazione, della crisi ecologica e la piaga dell’indifferenza”;
- Promuovere e difendere “i valori universali”, a partire dalla “giustizia”, dalla “pace”, dall’“unità”, dalla “fratellanza” e dalla “armonia religiosa”.