ROMA, lunedì, 16 marzo 2009 (ZENIT.org).- Si è aperta il 5 marzo, presso le sale ipogee e la cripta del Centro San Carlo, a Roma, la mostra su “Angeli e Demoni” nata grazie all’intuizione del quindicenne Carlo Acutis, morto nell’ottobre 2006 in concetto di santità, e alla generosa e accurata ricerca eseguita dallo scrittore e giornalista Nicola Gori.

La mostra presenta la relazione che Gesù Cristo attua nei confronti degli angeli e dei demoni, e inoltre raccoglie per la prima volta 132 testimonianze di visioni e apparizioni di angeli e di demoni nella vita dei santi e dei mistici attraverso immagini e pannelli descrittivi.

Secondo gli organizzatori l’obiettivo primario è quello di analizzare i simboli che in ogni civiltà e da tempi remoti danno figura all’universo dell’interiore umano come gli angeli e i demoni.

Le esperienze raccolte nella mostra abbracciano tutti i secoli dell’era cristiana. Il visitatore troverà spunti e motivi di riflessione sulla presenza degli angeli e dei demoni nella vita dell’uomo.

Frutto di un’attenta e accurata ricerca eseguita in ambito internazionale, attingendo anche ai vari documenti storici contenuti nelle “Positiones” di persone per le quali è in corso il processo di canonizzazione presso la Congregazione delle Cause dei Santi, si è provveduto a organizzare un percorso ideale attraverso la storia della salvezza.

Nelle varie testimonianze viene tratteggiato un profilo degli angeli, quali messaggeri di Dio e custodi dell’uomo, e dei demoni, quali tentatori e istigatori alla ribellione contro Dio.

Alcuni resteranno sorpresi nello scoprire che le testimonianze sulla verità degli angeli e dei demoni confermano che esiste un mondo dopo la morte a cui ogni uomo è chiamato.

Di angeli e demoni ha parlato recentemente il Papa Benedetto XVI che nell’angelus di domenica primo marzo ha spiegato: “Gli angeli servono Gesù, che è certamente superiore ad essi, e questa sua dignità viene qui, nel Vangelo, proclamata in modo chiaro, seppure discreto. Infatti anche nella situazione di estrema povertà e umiltà, quando è tentato da Satana, Egli rimane il Figlio di Dio, il Messia, il Signore”.

In quell'occasione il Ponterfice ha inoltre avvertito che “toglieremmo una parte notevole del Vangelo, se lasciassimo da parte questi esseri inviati da Dio, i quali annunciano la sua presenza fra di noi e ne sono un segno. Invochiamoli spesso, perché ci sostengano nell’impegno di seguire Gesù fino a identificarci con Lui”.

Intervistato da ZENIT, monsignor Raffaello Martinelli, Primicerio della Basilica dei SS. Ambrogio e Carlo al Corso, a Roma e Prelato d’onore di Sua Santità ha spiegato che “parlare di angeli e di demoni all’uomo contemporaneo spesso risulta molto difficile se non anacronistico”.

“Infatti – ha aggiunto –, mentre in altre epoche il rapporto delle persone con il sacro e con il trascendente era motivo di discussione frequente, ai nostri giorni l’uomo è rivolto piuttosto all’immanente e ha perso questa familiarità con il divino”.

“Per questo motivo – ha poi sottolineato – riscoprire il ruolo degli angeli nell’economia della salvezza significa rinnovare la nostra fede nella Vita Eterna. Significa anche porre la fiducia in queste celesti creature che il Signore ha voluto al nostro fianco”.

In merito ai demoni, monsignor Martinelli ha precisato che “Dio in alcune situazioni 'permette' al Diavolo di ‘tormentare’ l’uomo, ma non lo fa mai però al di sopra delle sue forze”.

“Sappiamo infatti per Fede che da questo ‘male’ Dio sa trarre sempre un bene più grande perché, con la sua grazia, il cuore esce purificato dalla prova e la Fede diviene più salda”, ha poi spiegato.

La mostra, in via del Corso 437, rimarrà aperta fino al 5 maggio tutti i giorni dalle ore 10:30 alle ore 17:30 ultima entrata - lunedì chiusura settimanale -. Biglietto unico: 2,00 €. Per informazioni: Paola Bruni 338.9118050; www.pgeventi.compgeventi@yahoo.it