Duecentoventiquattro pagine, una introduzione dedicata alla “Gioia del Vangelo” e poi cinque capitoli titolati: “La trasformazione missionaria della Chiesa”; “Nella crisi dell’impegno comunitario”; "L’annuncio del Vangelo”; “La dimensione sociale dell’evangelizzazione” e “Evangelizzatori con spirito”.
Un intervento a “tutto campo” in cui il Vescovo di Roma propone soluzioni ardite, coraggiose ed efficaci nel campo della predicazione, della pratica dei sacramenti, nell’atteggiamento verso i fedeli e il popolo, nel dilogo ecumenico e con le altre religioni, nella gestione del governo della chiesa. In piena continuità con il magistero e con la tradizione il Papa scuote la Chiesa e la spinge verso una rivoluzione il cui centro rimane la testimonianza e l’incontro con Cristo.
Nell’aprire stamane, la conferenza stampa di presentazione, padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, ha spiegato che si tratta di un documento scritto interamente da Papa Francesco nel corso del mese di agosto, di ritorno dalla Giornata mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro.
Monsignor Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, ha precisato che non si tratta di una Esortazione post sinodale; il Santo Padre ha preso spunto dal Sinodo per la nuova Evangelizzazione per analizzare e indicare le soluzioni ai gravi problemi che la Chiesa ed il mondo si trovano ad affrontare.
Ad illustrare oggi i diversi passaggi della Evangelii Gaudium è stato mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova Evangelizzazione. In particolare, il presule ha rilevato la grande importanza che Francesco dà alla “dimensione sociale dell’evangelizzazione”, cioè il legame tra l’impegno e la promozione del Vangelo e la pratica della missione evangelizzatrice. Il Papa - ha rilevato Fisichella - ha scritto che “una fede autentica implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo”. A questo proposito il Capo Dicastero ha ribadito che l’inclusione dei poveri, la pace ed il dialogo sociale sono i temi cu sui il Papa "è impegnato a cambiare il mondo".
Monsignor Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha spiegato poi che l’Esortazione di Bergoglio è indirizzata principalmente ai fedeli e che si percepisce di trovarsi di fronte ad un pastore che parla con il suo gregge. In merito alla comunicazione, ed in particolare all’omelia, il presidente del Dicastero per la comunicazione ha citato le parole del Pontefice per rimarcare che bisogna innanzitutto evitare l’autoreferenzialità, parlando in maniera chiara, semplice e soprattutto in maniera positivaz, perché “una predicazione positiva offre sempre speranza, orienta verso il futuro, non ci lascia prigionieri della negatività”.