Il rapporto tra psicologia e medicina si è fatto sempre più intenso e ravvicinato. Sono due realtà che hanno bisogno di dialogare intensamente perché la persona sia sorretta soprattutto nel momento del limite fisico. Di percorsi e di esperienze ne sono stati fatti tanti; e in tempi recenti sono varie le istituzioni che – in margine o a supporto dell’offerta formativa universitaria – cercano di garantire esperienze e soprattutto proposte formative.
In questa linea si colloca il rinnovato impegno dell’Associazione di volontariato Alma Salus (www.almasalus.org) che oltre ad assicurare un servizio attivo soprattutto in pediatria oncologica nel Policlinico Umberto I di Roma, si preoccupa di garantire proposte formative rivolte a psicologi, medici, fisioterapisti, infermieri e operatori sanitari.
Nella mattinata di oggi, venerdì 17 maggio, presso l’Istituto Caterina Volpicelli, in via XX settembre, si è svolto un simposio – l’ultimo di questo anno “accademico” – orientato ad una «corretta gestione e comunicazione nelle diverse culture».
Tema variegato e dai molteplici risvolti, di estrema attualità, cui hanno dato il proprio contributo da prospettive diversificate i proff. Roberto Fusco (con un video di introduzione sulle culture nel mondo), Pierluigi Pavone, Marco Fabbri, e Guido Crocetti per la prima parte. Nella seconda sessione della mattinata sono intervenute le proff. Piergiuseppina Fagandini, Anna Clerico e Flavia Ventriglia, e il prof. Gian Luca Sfasciotti. La Tavola rotonda conclusiva è stata moderata dall’On. Paola Binetti.
Il valore di un simposio risiede nelle proposte offerte, nelle esperienze condivise e soprattutto nello spazio di dialogo tra relatori e presenti perché il ritorno all’esperienza possa costituire un’occasione ulteriore per realizzare un’assistenza sanitaria all’insegna della multietnicità, ma soprattutto garantita dalla competenza.