"A nome del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa vogliamo esprimere la nostra grande preoccupazione per quanto sta accadendo in Iraq". Così inizia la Dichiarazione del Consiglio delle Conferenze Episcopali dell'Europa sulle persecuzioni contro i cristiani in atto nel nord dell'Iraq. "In modo particolare - prosegue la Dichiarazione - desideriamo comunicare la nostra apprensione per le persecuzioni contro i cristiani in atto nel nord del Paese".
I membri della CCEE si dicono “uniti alla preghiera del Papa e di tutti coloro che stanno soffrendo” e inoltre intendono “esprimere il sentimento dei nostri fedeli e della Chiesa Cattolica in Europa”. “Assicuriamo - proseguono - la nostra vicinanza spirituale e vogliamo ribadire l’appello alla comunità internazionale affinché possa fare ancora di più per fermare questa tragedia”. Infine affermano che “non possiamo non sperare che si fermino le armi al più presto e che torni l’ordine a portare speranza”. Il testo è firmato dal card. Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, Presidente del CCEE, e dal card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, Vice Presidente del CCEE.