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Si parla con la vita

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mt 7,15-20

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Lettura
Stando nel “fare” di Matteo, la raccomandazione di Gesù può essere introdotta anche con un: “fate attenzione!”. L’allerta è contro coloro che si presentano nel nome di Dio, ostentano una parvenza di fede, una specie di retta dottrina, quando sono lupi rapaci: anziché cercare Dio, cercano se stessi, i loro interessi; sono la mano lunga di Satana. Come già Yahweh nell’Antico Testamento, così anche Gesù mette in allerta i suoi discepoli da questi falsi profeti.
Meditazione
La meditazione è più seria di quanto sembri in apparenza. Si pensa che spetti solo al Magistero ecclesiastico scoprire chi predichi false dottrine contrarie al Vangelo, semini menzogne, faccia insinuazioni, sparga calunnie. La vigilanza è un dovere di tutti per scoprire gli attacchi subdoli dei nemici che si presentano in veste d’agnello. Gesù dà la norma per individuarli: le parole non contano, occorre guardare la loro vita e le loro opere che sono i frutti di cui parla Gesù. L’uomo giusto agisce con rettitudine, il malvagio pensa e opera con animo perverso. La prudenza è una virtù che deve essere presente in tutti quelli che vogliono vivere la propria scelta cristiana secondo il vangelo e su quanto la Chiesa insegna: «siate prudenti come i serpenti», dice Gesù (Mt 10,16). Dobbiamo subito domandarci se, nelle questioni della fede, della morale, del pensiero, delle idee, delle scelte fondamentali della vita, pensiamo e operiamo sempre con verità. L’avversario, quello che Gesù chiama “padre della menzogna”, agisce con estrema astuzia presentando le cose più spregevoli e abominevoli come buone o non così gravi. Tertulliano dice che il diavolo è “imitatore di Dio”. Molti autori cristiani, tra cui Lutero, si esprimono più duramente dicendo che Satana è “scimmia di Dio”, cioè che imita Dio per poter ingannare l’uomo con più facilità. Il fattore religioso è di tale importanza che è il bersaglio di tutte le ideologie e fazioni politiche che la storia presenta. Come pensiamo e agiamo, oggi, di fronte alle correnti di pensiero, tutte volte a disgregare tanto i valori spirituali e morali dell’uomo, quanto la società, con metodico cinismo e nel nome della libertà? Stiamo scivolando lentamente verso un baratro dal quale, se non apriamo bene gli occhi, sarà impossibile uscire. È mai pensabile che occorrano gli atti criminali e terroristici per frenare la baldanzosa e miope fiducia nel trionfo dell’uomo, il cui corpo sembra essere la sola traccia della sua identità? Senza Dio tutto crolla. Ma Cristo è il vincitore e la sua Chiesa continuerà fino alla fine dei tempi ad essere Madre misericordiosa e Maestra di vita.
Preghiera
«Ispira le nostre azioni, Signore, e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostro parlare ed agire abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento».
Agire
Voglio fare davanti a Dio e alla luce della sua parola ogni passo e ogni azione della mia vita.
Meditazione del giorno a cura mons. Alberto Maria Careggio, vescovo emerito di Ventimiglia – San Remo, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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