Card. Angelo Scola

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Scola: “Nel momento grave che viviamo diventiamo costruttori di una civiltà degna della storia”

Il messaggio dell’arcivescovo di Milano ai funerali di due vittime della strage di Nizza

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“Mi rendo presente con la preghiera e con l’affetto alla dolorosissima prova del barbaro trapasso dei vostri cari”. Così inizia il messaggio che il cardinale Angelo Scola ha rivolto ai famigliari di Mario Casati e Graziella Ascoli, vittime milanesi del massacro di Nizza.
I funerali sono stati celebrati ieri a Milano, entrambi presieduti da monsignor Carlo Faccendini, vicario episcopale del cardinale Scola per la città di Milano: nella parrocchia dei santi Nabore e Felice per il signor Casati (con l’omelia pronunciata da fra Giuseppe Panzeri); in quella di Mater Amabilis per la signora Ascoli, con l’omelia di mons. Giovani Giavini.
E ricordando le due persone uccise, il cardinale Scola nel suo messaggio – letto nei due funerali da monsignor Faccendini – ha voluto affidarli “con voi a Dio Padre e al suo abbraccio carico di misericordia e tenerezza”.
Le parole del messaggio dell’Arcivescovo di Milano assumono un valore particolare nella tragedia di queste famiglie e poche ore dopo i nuovi fatti di sangue di Monaco di Baviera.
“Il momento grave che stiamo vivendo anche in Europa chiede infatti a ciascuno una invocazione e una preghiera speciale allo Spirito di Gesù risorto perché risvegli la nostra fede troppo assopita e ci renda attivi costruttori di una civiltà degna della nostra storia e soprattutto capace di prospettiva, di ridarci una speranza affidabile”.
Graziella e Mario secondo Scola “ci sapranno accompagnare nell’assunzione di questa responsabilità che dobbiamo avere il coraggio di saper vivere nelle circostanze e nei rapporti che costituiscono la nostra esistenza quotidiana”.

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ZENIT Staff

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