Papa Francesco saluta Lesbo e torna a Roma. Visita a Santa Maria Maggiore

Nel momento di lasciare la Grecia, sorvolando l’Albania e rientrando in Italia, il Pontefice ha fatto pervenire ai rispettivi Capi di Stato dei messaggi telegrafici. Al presidente greco Prokopis Pavlopoulos, Bergoglio ha espresso la gratitudine per “la generosa assistenza” ricevuta durante la sua visita e invocato sul paese “armonia e prosperità”. Al presidente dell’Albania, Bujar Nishani, ha assicurato “incessanti preghiere” per il popolo albanese, chiedendo a Dio “benedizioni di pace e armonia”.

Infine al presidente della Repubblica italiana Mattarella, Francesco ha scritto: “Al rientro dalla mia visita in Grecia, dove ho incontrato le sofferenze e le speranze di tanta gente che ha diritto a un futuro di serenità e di pace, esprimo a lei signor presidente il mio cordiale saluto, invocando la benedizione divina sull’intera nazione italiana, affinché si affermi ovunque un sempre più vivo interesse per il bene comune”.
“A nome mio personale e del popolo italiano, desidero porgerle il più cordiale bentornato al rientro dalla sua visita a Lesbo”, ha risposto Mattarella, dicendosi “certo che il significato pastorale, politico ed ecumenico della sua visita, espressione di vicinanza e solidarietà ai migranti, avrà larga eco in Europa e nel mondo intero”. “La sua visita sull’isola di Lesbo – ha soggiunto il presidente – ha costituito un forte richiamo alle responsabilità che incombono su tutta l’Europa, alla necessità di trovare risposte univoche e durature al fenomeno delle migrazioni, facendo leva sui valori e principi che sono alla base della convivenza umana e della costruzione europea”.
L’arrivo dell’aereo con a bordo il Santo Padre è avvenuto puntuale alle ore 16.30 all’aeroporto di Roma-Ciampino. Durante le circa 2 ore di volo, Bergoglio ha rilasciato una intervista di circa 25 minuti ai giornalisti.  Come consuetudine, poco dopo il suo arrivo, si è recato a pregare presso la Salus populi romani custodita a Santa Maria Maggiore per ringraziarla dell’esito del suo viaggio. Si tratta dalla 33esima visita nella Basilica liberiana dall’inizio del suo pontificato.