Papa y Macri

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Papa Francesco incontra Mauricio Macri, presidente dell'Argentina

Colloquio privato di circa 22 minuti tra il Papa e il presidente sui temi di rispetto dei diritti umani, lotta a povertà e narcotraffico, giustizia, pace e riconciliazione sociale

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Ventidue minuti di colloquio privato tra il Papa e il presidente della Repubblica Argentina Mauricio Macri, che dal novembre scorso è succeduto a Cristina Fernandez de Kirchner. Il capo di Stato è giunto questa mattina presto in Vaticano, accompagnato dalla moglie e da una delegazione di 10 persone. Dopo il colloquio con il Santo Padre, Macrì è stato ricevuto dal cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, insieme a monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.
Quello di oggi non era il primo incontro tra Bergoglio e Macri che si conoscevano dai tempi in cui il presidente era governatore di Buenos Aires e il Pontefice arcivescovo della metropoli porteña. “Nel corso dei cordiali colloqui, che manifestano il buono stato dei rapporti bilaterali esistenti tra la Santa Sede e la Repubblica Argentina – come riferisce una nota della Sala Stampa vaticana – sono stati trattati temi di mutuo interesse, come l’aiuto allo sviluppo integrale, il rispetto dei diritti umani, la lotta alla povertà ed al narcotraffico, la giustizia, la pace e la riconciliazione sociale”.

Mauricio Macrì in Vaticano

Mauricio Macrì in Vaticano

Ribadito pure “il contributo positivo, soprattutto nell’ambito della promozione umana e della formazione delle nuove generazioni, offerto dall’episcopato e dalle istituzioni cattoliche nella società argentina, particolarmente nell’attuale congiuntura economica”.  Infine, riferisce il comunicato, “non si è mancato di far riferimento ad alcuni temi di maggiore entità ed interesse in ambito regionale e mondiale”.

Al momento dello scambio dei doni, Macri ha donato al Papa un poncho marrone, una croce di Matarà, simbolo della evangelizzazione dell’America Latina, e 12 cd di musica argentina. Francesco ha corrisposto con una copia dell’enciclica Laudato Sì e una dell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, insieme al medaglione di pace. “Mi piace fare questo dono ai Capi di Stato”, ha spiegato il Santo Padre, “perché ci sono due rami e in mezzo qualcosa che li separa, ma alla fine l’ulivo li unisce”.

Incontrando poi la stampa nella sede dell’ambasciata argentina presso la Santa Sede, Macri ha dichiarato di aver invitato Francesco a visitare il suo paese d’origine; tuttavia “quest’anno non sarà possibile – ha spiegato – forse l’anno prossimo”. Il presidente ha inoltre riferito di aver ricevuto dal Papa il consiglio ad “essere paziente” e “non esitare” a confrontarsi con i gravi problemi dell’Argentina, come il traffico di droga e la corruzione.
[S.C.]

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ZENIT Staff

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