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L’amore, una vita che unisce

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mc 12,28-34

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Lettura
Lo scriba che entra in scena nella perìcope evangelica aveva assistito al contradditorio fra Gesù e i sadducei che negavano la risurrezione dei morti. Rimasto stupito e impressionato per la chiarezza della risposta del Maestro, osa interrogarlo sul massimo dei comandamenti, dopo che attorno alla legge di Mosè si era sviluppata una specie di rete protettiva di oltre 616 comandamenti, di cui 365 in forma negativa, 248 in forma positiva. Per quanto anche nell’Ebraismo, oltre alla fede in Dio, vi fosse un’attenzione al prossimo, solo con Gesù avviene la saldatura indissolubile tra i due “amori”: un unico amore, dove quello per il prossimo misura quello per Dio.
Meditazione
Siamo soliti separare l’amore di Dio dall’amore del prossimo e, pertanto, siamo capaci di scendere in tanti “distinguo” da vanificare l’essenza propria dell’amore. Se puntassimo il nostro sguardo su Dio o, meglio, sulle relazioni interne alla Trinità, arriveremmo a dire che in Dio l’amore è una vita che unisce. Arriveremmo a capire la profondità e l’estensione della celebre affermazione di sant’Agostino “ama Dio e fa’ quel che vuoi”; perché – secondo sant’Alfonso de’ Liguori – «ad un’anima che ama Dio, lo stesso amore insegna a non fare mai cosa che gli dispiaccia, ed a far tutto ciò che gli gradisce» (Pratica di amare Gesù Cristo, I, 1). Ama e fa’ ciò che vuoi: questa espressione non può essere affatto travisata per giustificare un agire disordinato. La legge che unisce il cristiano a Gesù Cristo è essenzialmente quella interiore dell’amore. Questa è la “legge nuova”, è la legge dello Spirito Santo che di fatto libera l’uomo dall’osservanza di una norma puramente esteriore, per quella più forte e tenace dell’amore vero, totalmente disinteressato. Per un cristiano, più che l’amore filantropico, assurge a valore di norma suprema quello verso Gesù Cristo. Il beato Charles de Foucauld mette sulle labbra del divin Maestro questo prezioso insegnamento: «La tua regola? Seguirmi. Fare ciò che io farò. Domandatelo in ogni cosa: che cosa avrebbe fatto nostro Signore? E fallo. Qui c’è la tua unica regola, ma è la tua regola assoluta» (Écrits spirituels). Alla sequela di Gesù il nostro amore, da sentimento umano, diventa dono disinteressato di sé, fedeltà, sacrificio, abnegazione, superamento delle differenze di razza e di cultura. Se amassimo veramente il Signore, avremmo più pace nelle nostre famiglie e l’intera società non ne avrebbe che un radicale beneficio: «È dall’amore dell’uno che si accende l’amore dell’altro» (sant’Agostino, Conf.,4, 14, 21).
Preghiera
O amore, che sempre ardi senza mai estinguerti, carità, Dio mio, infiammami! (sant’Agostino, Conf., 10, 29, 40).
Agire
Ogni volta che incontro una persona che mi è odiosa, voglio pensare che è amata da Dio come Dio mi ama e, pertanto, voglio perdonare di cuore ogni offesa ricevuta.
Meditazione del giorno a cura mons. Alberto Maria Careggio, vescovo emerito di Ventimiglia – San Remo, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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